Ha manomesso il braccialetto elettronico che gli era stato imposto per tenere sotto controllo i suoi movimenti e si è presentato, in piena notte, sotto casa della persona da cui avrebbe dovuto stare lontano. Ma ad attenderlo, stavolta, c’erano i Carabinieri.
È successo lo scorso fine settimana tra Stroppiana e Trino Vercellese, dove i militari delle due Stazioni hanno arrestato un uomo, cittadino italiano e residente nel Novarese, già sottoposto al divieto di avvicinamento per precedenti comportamenti persecutori nei confronti dell’ex vicino di casa.
Intorno alla mezzanotte, l’ex vicino – la vittima – ha chiamato il 112 segnalando la presenza sospetta dell’uomo, che aveva prima visto avvicinarsi in auto alla sua abitazione, per poi sentirlo suonare ripetutamente il citofono. Si trattava dell’ennesimo episodio in una lunga serie di molestie, tanto da portare, in passato, all'applicazione di una misura cautelare con l’uso del braccialetto elettronico antistalking.
All’arrivo dei militari, dell’uomo non c’era più traccia. Ma grazie a un’operazione rapida e coordinata, guidata personalmente dal Maggiore Marco Vivaldi, è stato predisposto un servizio di controllo che ha dato i suoi frutti nel giro di poche ore. Lo stalker, infatti, è tornato sul posto poco dopo, forse convinto di agire indisturbato. Ma i Carabinieri lo hanno intercettato e, dopo un breve inseguimento, lo hanno bloccato e arrestato in flagranza di reato.
Durante la perquisizione personale e del veicolo, gli agenti hanno trovato oggetti inquietanti: un passamontagna, un coltello a serramanico e un paio di guanti, tutto prontamente sequestrato. Nell’abitazione dell’uomo, poi, è stato recuperato il braccialetto elettronico, tagliato in due punti.
L’uomo, in evidente stato di alterazione alcolica al momento dell’arresto, è stato portato nel carcere di Vercelli dopo ore di accertamenti e redazione degli atti.