Con le sue 44 cappelle e l’imponente basilica, il Sacro Monte di Varallo rappresenta non solo il più antico tra i nove Sacri Monti delle Alpi piemontesi e lombarde, ma anche un unicum artistico e spirituale. Dal 2003, questo straordinario complesso monumentale è entrato a far parte della Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, riconoscimento che ne consacra il valore universale. Il grande storico dell’arte Giovanni Testori, lo ha definito “Uno dei monumenti più inattesi, più grandi ed eccezionali che l’arte del Nord Italia abbia edificato, in chiara, meditata e solenne risposta a quelli che erano i divini teoremi e le divine poetiche degli ‘uomini d’oro’ del Rinascimento italiano”.
Ma a rendere unico il Sacro Monte non è soltanto l’impianto architettonico, ma soprattutto la straordinaria narrazione della vita di Gesù Cristo, affidata ad oltre ottocento statue a grandezza naturale in legno e terracotta, accompagnate da più di tremila affreschi che rivestono le pareti interne delle cappelle.
È proprio questa potenza espressiva ad aver conquistato lo sguardo del fotografo freelance Roberto Marchisotti, che da sempre nutre una profonda sensibilità per l’arte. Affascinato dalla forza evocativa delle statue sacre e dalla teatralità delle scene rappresentate, il fotografo biellese ha dedicato al Sacro Monte un importante progetto fotografico, realizzato in occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 su incarico dell’Assessorato al Turismo della Regione Piemonte.
Il risultato è un corpus di immagini di straordinaria intensità, di colori e di luce che esaltano la forza delle statue, la loro imponenza, la loro straordinaria capacità narrativa. Un patrimonio fotografico unico ed esclusivo, disponibile per essere valorizzato attraverso una mostra.