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Quarona-Cellio-Valduggia | 12 agosto 2025, 14:52

Arte a Cellio con Breia, "Sculturando" 11a edizione

Arte a Cellio con Breia, "Sculturando" 11a edizione

Arte a Cellio con Breia, "Sculturando" 11a edizione

Dal 3 al 9 agosto Cellio e Breia sono state capitali dell’arte, ospitando l’undicesima edizione di “Sculturando”, il simposio di scultura a cielo aperto che richiama artisti da tutto il mondo, organizzato da Silvano e Floriana Rotti, con il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, della Provincia di Vercelli, del Comune di Cellio con Breia, dell’Unione Montana dei Comuni della Valsesia, e con il contributo dell’Ente Proloco Piemonte, della Regione Piemonte, dell’ATL Terre Alto Piemonte, della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Fondazione Valsesia, Borderline Festival, Società Operaia di Cellio, Circolo Terrieri di Breia, Gruppo Alpini Breia-Cellio e Pro Loco Valle Cellio,

Anche questa volta abbiamo centrato l’obiettivo: in una settimana gli artisti hanno lavorato e socializzato con gli abitanti dei nostri paesi e con i visitatori, condividendo con noi anche un momento di profonda tristezza per la morte della giovane Selene”: ha sottolineato il Sindaco Daniele Todaro.

La settimana del Simposio è stata arricchita dai Laboratori Creativi al “Circolo Terrieri di Breia”: Semi di…scultura, con Katia e Il legno….una scoperta, con Giovanni, Presenze umane e… umane presenze, dei Centri Diurni di Borgosesia-Gattinara e un laboratorio con i ragazzi dell’Associazione Archimede Lavoratori Speciali Valsesia APS. Nelle giornate di venerdì e sabato erano presenti Prezzemolo, “il giocattolaio che non ha mai avuto giocattoli”, Mario Collini e la blogger Cinzia Dutto.

Quest’anno hanno aderito al Simposio ben ventisei scultori (Andrea Berni, Arianna Gasperina, Damian Piazza, Diana Villasenor, Dino Damiani, Enrico Challier, Fabio Bortoletto, Gianluigi Zeni, Giar Lunghi, Hermann Piozzer, Inma Garcia Arribas, Ivo Piazza, Klaus F. Hunsicker, Kurt Wierer, Lara Steffe, Lionello Nardon, Luca Lisot, Marco Del Corso, Matthias Sieff, Mauro Pietro Gandini, Mirko Mittempergher, Ozer Actimur, Padre Gianni Bordin, Paolo Figar, Roberto Merotto, Stefano Comelli) ciascuno dei quali nella serata del 9 agosto è salito sul palco allestito nella piazza Peracino gremita, per la presentazione delle sculture, realizzata proiettando su un maxi schermo le immagini scattate dal fotografo di Udine Mario Luigi Riva.

Per il secondo anno hanno aderito al Simposio anche gli allievi del Corso di Scultura della Scuola Barolo: Francesco Perino, Gabriele Negrone, Giulia Cattin, Mattia Cavalli, Mirko Ramella, che si sono presentati accompagnati dai loro insegnanti: Roberto Multone e Pietro Valenti, che hanno sottolineato come questa esperienza lascerà un segno nelle vite di questi giovani che dimostrano impegno e capacità manuali.

Artisti e opere sono stati presentati da Floriana Zavattaro, che ha sottolineato l’impegno degli scultori, ma anche il loro coinvolgimento conviviale, dimostrando empatia e creando legami di autentica amicizia. I materiali utilizzati andavano dal marmo palissandro, alle varie essenze arboree (noce, cedro, tuia, castagno, olmo) fornite dai falegnami Gianluigi e Renato Godio, ed alla terracotta. Le opere rappresentavano temi vari legati alla natura, alla conservazione dell’ambiente come nel caso dei pinguini di Fabio Bortoletto, fuggiti dal Polo che si sta sciogliendo, intenti ad osservare ironicamente un pezzo di ghiaccio, a creare amicizia tra le persone, come la grande orchidea di Kurt Wierer: Il riposo di Afrodite che funge anche da panchina, alla capacità di non guardare all’apparenza ma alla sostanza, andando oltre la paura, come nel caso del coccodrillo di Diana Villasenor, che vuole solo esistere. L’elegante violinista, scolpita da Dino Damiani, utilizza come archetto un legno d’ulivo dorato: tutto si fonde nell’armonia della musica. La piccola Mulan per salvare il padre ammalato che dovrebbe andare in guerra si sostituisce a lui, mettendo a repentaglio la sua stessa vita, come racconta l’opera di Enrico Challier. Giar Lunghi rappresenta la testa di una nonna con i suoi pensieri sul presente. L’eleganza del marmo palissandro si presta a scolpire due forme identiche in equilibrio, che rappresentano il confronto tra gli opposti, dal quale scaturisce la maturità della scelta, rappresentata da Klaus Hunsiker. Il Nautilus, di Ozer Actimur, è una forma primordiale, simbolo di equilibrio, Padre Gianni Bordin ha creato: Ensemble, un gruppo di anziani musicisti diretto dal Maestro e osservato dal gatto, tra relax e piacere di suonare insieme. Le Cicatrici di Roberto Merotto sono i segni esteriori, ma soprattutto interiori, che ognuno di noi nasconde, ma cerca di riparare per proseguire nel cammino.

Il fascino di vedere nascere le opere dalle mani degli artisti e seguirne l’evoluzione fino al completamento, è la cifra dei Simposi, unita ai legami di conoscenza e di affetto che si creano, come ha sottolineato un’artista che parlava a nome di tutti gli scultori presenti a Cellio e Breia: “Ci siamo sentiti accolti dalla Comunità che ci ha supportati in tutti i modi: vogliamo ringraziare in modo particolare Floriana che ci ha coccolati e con la quale i rapporti continuano anche durante il resto dell’anno, cosa unica in questo tipo di manifestazioni. Siete semplicemente speciali”.

Alla presentazione hanno portato un saluto il Presidente della Provincia di Vercelli, Davide Gilardino, Laura Cerra, Presidente Fondazione Valsesia, Attilio Ferla, Assessore alla Cultura dell’Unione Montana dei Comuni della Valsesia, Piera Mazzone, Direttore Biblioteca di Varallo.

Ci si è salutati già pregustando il Simposio del 2026.


Piera Mazzone

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