È passato un mese dalla scomparsa di Marino Rabolini, ex dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Legnano, noto per la sua passione per la montagna e per la musica, e di lui non si hanno ancora notizie.
Rabolini è stato visto l’ultima volta sabato 12 luglio nei boschi della Val Sessera, nel Biellese. Nonostante gli sforzi messi in campo, le operazioni di ricerca non hanno finora portato alcun esito concreto. Le attività, momentaneamente sospese, riprenderanno nei primi giorni di settembre con il supporto dei volontari del CAI di Legnano e di Varallo, associazioni di cui l’uomo era socio.
L’allarme era scattato martedì 15 luglio verso le 19.30, quando alcuni amici, non riuscendo a contattarlo da giorni, avevano informato le autorità. I primi controlli si sono concentrati nella zona di Bocchetto Sessera, dove è stata ritrovata la sua automobile, confermando che era il punto di partenza della sua escursione. Dai primi elementi raccolti, Rabolini si sarebbe avventurato da solo con l’intenzione di raggiungere la Punta del Cravile, meta amata dagli escursionisti.
Il coordinamento delle ricerche è stato affidato al Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, che ha impiegato squadre specializzate e droni per la ricognizione dall’alto. A supporto sono intervenuti anche il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte.
Una prima sospensione delle ricerche è arrivata sabato 19 luglio. Successivamente, il sabato successivo, 26 luglio, le autorità hanno riattivato le operazioni, coinvolgendo nuovamente tutte le forze in campo e utilizzando anche l’elicottero “Drago” dei Vigili del Fuoco. Questa volta l’attenzione si è concentrata sui laghetti del Sessera, nei pressi del sentiero che porta al Monte Bo, al confine tra Biellese e Val Sesia. Anche questo tentativo, però, non ha dato esito, portando a una nuova interruzione delle ricerche.