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Ultim'ora | 05 settembre 2025, 09:58

Fornaroli: "Sogno la Formula 1, ma prima il trionfo in F2. Verstappen idolo, Rossi un esempio"

Fornaroli: "Sogno la Formula 1, ma prima il trionfo in F2. Verstappen idolo, Rossi un esempio"

(Adnkronos) - Il Gp di Monza è il teatro perfetto per un pilota italiano che ha voglia di stupire, con almeno un paio di sogni da tirare fuori dal cassetto. "Questa stagione sta andando abbastanza bene, ho imparato cose nuove nella guida e sono cresciuto in tutti gli aspetti". Lorenzo Fornaroli ha 20 anni e le idee chiare. È il leader del Mondiale di Formula 2 con l’Invicta Racing e un anno fa ha vinto il titolo in F3 proprio all’ultima curva del Gran Premio d’Italia, gara finale della stagione: "Mi giocavo tutto, ero in testa al Mondiale con un punto di vantaggio su Minì, ma quarto all’ultimo giro – racconta all’Adnkronos -. Nella curva finale ho passato Mansell, ho provato il tutto per tutto ed è andata bene".  

Oggi sei in testa al Mondiale di Formula 2. Gli addetti ai lavori parlano molto bene di te...  

"Sono contento del mio percorso finora, ma un grande aiuto me lo ha dato la passata stagione. Ho imparato a stare più composto, diciamo così. A non perdere la concentrazione nei momenti di forte pressione. Apprendo dai miei errori, ora sono fiducioso e carico per queste ultime 4 gare".  

In cosa ti senti cresciuto?  

"Soprattutto nella comunicazione con gli ingegneri, per mandarli nella direzione giusta nelle scelte del setup. La F2 è complicata, ho commesso qualche errore nelle scorse gare ma sto guadagnando esperienza e inizio a gestire tutto al meglio. Non posso sbagliare adesso".  

Il titolo dell’anno scorso è arrivato senza vittorie. Qual è il segreto?  

"La costanza è fondamentale se si vuole finire un campionato in buona posizione. Io cerco sempre di dare il massimo e approfittare di qualsiasi opportunità. Poi, se c’è la possibilità di vincere cerco di non farla scappare". 

Come successo in Ungheria poche settimane fa, con il primo successo in gara lunga...  

"È stato un bel fine settimana, sono riuscito a mettere tutto insieme. Con il team e il mio compagno di squadra abbiamo lavorato benissimo, tirando fuori il massimo nella feature race, poi vinta. A fine gara ho anche imparato a ballare, mi sono divertito con una danza tipica ungherese".  

 

Prima hai vinto un’altra gara iconica, la sprint di Silverstone. Hai pensato che un anno fa Antonelli, oggi in Formula 1 con la Mercedes, ha fatto lo stesso?  

"Vincendo quella gara mi sono tolto un bel peso. In tutta onestà, non ho pensato ad Antonelli. Cerco di ragionare solo su me stesso, per dare il massimo ogni giorno. Io e Kimi siamo grandi amici e spero di incontrarlo prima o poi in Formula 1".  

Arrivi al Gran Premio d’Italia come l’uomo da battere. Avverti un po’ di pressione?  

"È bello arrivare a Monza da leader, dopo la prima metà della stagione, ma questo non cambierà il mio approccio. È la pista di casa, mi piace moltissimo e mi ha già regalato belle emozioni".  

Il momento è delicato e non permette distrazioni. Ad oggi, però, qual è il sogno di Leonardo Fornaroli?  

"Arrivare in Formula 1. Sto dando il massimo per riuscirci, ma sono concentrato per chiudere al meglio questo Mondiale. Può ancora succedere di tutto".  

C’è un pilota in cui ti rivedi?  

"Max Verstappen, un idolo. Ogni giorno, sia dentro che fuori dalla pista, come lui cerco sempre di raggiungere la versione migliore di me stesso. Voglio tirare fuori il meglio da ogni cosa che faccio".  

Come ti sei avvicinato ai motori?  

"Da piccolo ho fatto tanti sport, ma nessuno riusciva ad appassionarmi e a divertirmi. La colpa è stata di papà. Ha avuto una carriera da pilota, ha iniziato con il motocross e poi si è dato alle quattro ruote con Gt3. Una volta mi ha portato a provare i go kart, lì la folgorazione. Ogni giorno la richiesta di tornarci, poi nel 2014 la mia prima gara ufficiale. Non mi sono più fermato”.  

In comune avete anche il tifo per Valentino Rossi...  

"È sempre deciso e soprattutto divertente. Da vedere e da ascoltare, anche nelle interviste. Vale è un’icona del motorsport e mi piace molto la sua mentalità, non solo in pista".  

Chi è Leonardo fuori dalla pista?  

“Un ragazzo di 20 anni che prova ad avere una vita normale, allenandosi e passando il tempo libero con le persone a cui vuole bene. Mi piace correre all’aperto, appena posso prendo ed esco, sfrutto questa passione per migliorare la mia condizione aerobica. Nel 2024 ho fatto anche la mezza maratona di Piacenza ed è stato bellissimo, quest’anno non ci sono riuscito per un problema al ginocchio. Mi sono dovuto fermare qualche mese, ma sto recuperando". Leonardo va di corsa, non solo in pista. (di Michele Antonelli) 

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