(Adnkronos) - "Il progetto olimpico e paralimpico nasce dalle ceneri di un disastro, di una follia di una precedente amministrazione comunale che prevedeva che dovevamo fare i Giochi estivi a Roma". Sono le parole del presidente di Fondazione Milano Cortina 2026, ed ex numero uno del Coni, Giovanni Malagò, al Forum internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione organizzato a Roma dalla Coldiretti.
"Con il dossier estivo si sarebbe dovuto risolvere obbligatoriamente il dossier degli stadi, avresti dovuto farli per il calcio maschile, femminile e del rugby a 7. Sappiamo quanto è difficile fare infrastrutture nel nostro paese, in tutti i settori. Se nell'ambito di una attività privata o pubblica c'è un ritardo è grave, ma se circoscritto non muore nessuno, nel caso degli eventi sportivi invece non può succedere, in quel giorno a quell'ora si accendono le tv e devi essere pronto. Ci si è aperta un'opportunità e invece del costume ci siamo ritrovati con la tuta da sci".
"Milano Cortina è il primo modello di un concetto di organizzazione delle Olimpiadi che farà la storia, siamo antesignani ma abbiamo dovuto 'cucinare' il piatto con gli ingredienti che avevamo a disposizione, delle realtà di grandissima eccellenza ma non vicini tra di loro. Ciò ci ha consentito di costruire un progetto di modello di organizzazione senza dover costruire altre opere nello stesso luogo. Milano Cortina sarà la prima Olimpiade con doppio titling, ma per il biathlon andremo a farle ad Anterselva e per il salto in Val di Fiemme. Su questa falsariga abbiamo costruito come viene chiamata al Cio l'Olimpiade dei territori e voglio ringraziare la Coldiretti perchè abbiamo giocato di sponda con tante aziende che hanno investito su di noi".
Malagò ha toccato diversi temi nel corso del suo intervento: "Parlare di alimentazione e sport a scuola? Non amo sostituirmi alle persone che hanno responsabilità e ruolo su altri temi e in questo caso la politica e i dicasteri preposti, ma per tanti anni al Coni ho sempre sostenuto una frase retorica, 'la scuola è la madre di tutte le battaglie'. Abbiamo vinto così tanto ed è la verità, ma c'è un problema, siamo meno di 60 milioni. Stiamo invecchiando, a livello di vertice c'è un problema di numeri, statistico, e su quei numeri che sono sempre meno ti difendi valorizzando al massimo chi hai a disposizione, i tecnici e una serie di mestieri, dal mental coach alla nutrizione. Siamo arrivati tramite l'istituto di medicina prima degli altri ad aggredire questo valore aggiunto e oggi si è creata una formazione negli atleti di vertice nell'utilizzarlo". In chiusura, il numero uno di Fondazione Milano Cortina 2026 ha ringraziato anche il ministro dell'Agricoltura Lollobrigida perché "ha istituito una serie di partnership con tante federazioni".