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Ultim'ora | 28 ottobre 2025, 13:15

Benjamin Mascolo confessa: "Abbiamo perso due bambini prima di Athena"

Benjamin Mascolo confessa: "Abbiamo perso due bambini prima di Athena"

(Adnkronos) - "L’amore che oggi provo, nel tenere mia figlia tra le mani, nasce anche da quella paura di perderla prima ancora che arrivasse". Benjamin Mascolo ha raccontato sui social di aver perso due bambini prima della nascita di Athena, la figlia nata dall'amore con Greta Cuoghi, il 7 ottobre 2025. 

Il cantante, a corredo di una foto che ritrae due quadri con due ecografie, ha raccontato la sua dolorosa esperienza partendo da una riflessione: "Un uomo, sopravvissuto a una rischiosa operazione al cuore, raccontò che nei pochi minuti in cui era clinicamente morto aveva visto il Paradiso. Disse che lì, i genitori conoscono e vivono con i figli mai nati. Che le madri possono crescere quei bambini perduti in gravidanza. È difficile crederci, soprattutto perché la scienza non lo conferma. E forse non lo saprò mai, se è vero. Non so nemmeno se, alla fine dei titoli di coda, mi ritroverò davvero in quel luogo dove si dice riposino i puri di spirito". 

 

"Eppure una parte di me ci spera - continua -. Perché ho sentito quanto sia doloroso perdere qualcosa che già ami, ma che non ha avuto modo di compiersi. La nascita di nostra figlia ha guarito quelle ferite, ma le cicatrici sono rimaste. Quando succede, hai paura a parlarne: temi di non essere capito, o peggio, di essere giudicato. Ti chiedi se c’è stato un errore, se fosse troppo presto o troppo tardi. Ma solo chi ci è passato davvero sa di cosa parlo". 

La prima volta ha usato tutta la sua forza per consolare la moglie, scrive Benjamin. La seconda è stata tosta: "È arrivata così all’improvviso che, usciti dallo studio medico, mi sono accovacciato sul marciapiede in centro a Milano — a pochi passi da una chiesa — con la faccia affondata tra le ginocchia e lei che cercava, con tutta la sua forza, di tenermi in piedi". 

E conclude con una speranza: "Forse è per questo che spero, con tutta l’anima, che quel signore abbia detto la verità. Che esista davvero un luogo dove potrò incontrare quei bambini che non ho avuto modo di amare su questa terra. E se anche fosse solo un’illusione, voglio crederci lo stesso. Perché dentro quel desiderio di rivederli c’è la mia fede più sincera: quella che nasce dal dolore e dalla gratitudine mescolati insieme. L’amore che oggi provo, nel tenere mia figlia tra le mani, nasce anche da quella paura di perderla prima ancora che arrivasse". 

 

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