Mercoledì 29 ottobre 2025, nel municipio di Borgosesia, si è tenuto un incontro tra i vertici dell’ASL Vercelli, amministratori locali e sindaci di valle per illustrare lo stato di avanzamento del progetto di potenziamento dell’Ospedale SS. Pietro e Paolo di Borgosesia.
Gli interventi principali
Tra le misure previste:
-
attivazione di 30 posti letto di post-acuzie (10 CAVS ordinari e 20 CAVS riabilitativi, di cui 2 per riabilitazione cardiologica)
-
attivazione di 4 posti letto di degenza cardiologica
-
installazione di una risonanza magnetica per il presidio
-
attivazione di un percorso nascita a basso rischio per parti fisiologici
-
estensione fino alle ore 17 dell’orario degli ambulatori di prima visita
-
aumento dell’attività specialistica ambulatoriale (chirurgia generale, ortopedia, oculistica, urologia)
-
ampliamento del Pronto Soccorso con 4 nuove postazioni OBI (osservazione breve intensiva) e spazio di attesa ampliato
Un progetto condiviso
All’incontro erano presenti tra gli altri l’Assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, il sindaco di Borgosesia Fabrizio Bonaccio, il presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino e il presidente dell’Unione Montana dei Comuni della Valsesia Francesco Pietrasanta. Il Direttore generale dell’ASL, Marco Ricci, ha sottolineato il ruolo cruciale della struttura per la Valsesia e la Valsessera, definendola «un punto di riferimento essenziale per la popolazione».
Perché è importante
Il progetto mira a garantire cure più vicine, qualificazione dei servizi sanitari e rafforzamento della rete ospedaliera locale. Anche la regione ne riconosce l’importanza, in considerazione della necessità di investire nelle aree interne.
Nel quadro attuale, l’Ospedale SS. Pietro e Paolo di Borgosesia mette così in atto una trasformazione significativa, che riguarda sia la struttura sia i servizi: un segnale concreto per la sanità della valle.













