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SPORT | 13 dicembre 2025, 16:33

Juve, proposta da 1,1 miliardi respinta: Exor non vende

Respinta l'offerta di Tether.

Juve, proposta da 1,1 miliardi respinta: Exor non vende - Foto di repertorio

Juve, proposta da 1,1 miliardi respinta: Exor non vende - Foto di repertorio

La perdurante crisi dell’automotive e di Stellantis, che ha portato anche alla cessione di Iveco, e la trattativa in corso per la vendita del gruppo editoriale Gedi, che pubblica La Stampa e la Repubblica, alimentano interrogativi sul futuro degli asset italiani di Exor. Toccherà anche alla Juventus? John Elkann, però, smentisce — almeno per ora — l’ipotesi di una cessione della società calcistica che da oltre un secolo è legata alla famiglia Agnelli.

Le mire espansionistiche di Tether

Tether, colosso delle criptovalute e socio di minoranza del club bianconero, ha avanzato una proposta formale di acquisto: 1,1 miliardi di euro per il 65,4% delle quote detenute da Exor. All’offerta sarebbe seguita l’ipotesi di un’OPA sulle restanti azioni allo stesso prezzo per azione, pari a 2,66 euro. La proprietà ha tuttavia fatto sapere di non essere interessata a vendere, bloccando, almeno per il momento, le ambizioni di Paolo Ardoino, ideatore del programma di sviluppo denominato “Make Juventus Great Again”.

Il no di Exor

«Exor N.V. (“Exor” o la “Società”) annuncia che il proprio Consiglio di Amministrazione ha respinto all’unanimità la proposta non sollecitata presentata da Tether Investments, S.A. de C.V. (“Tether”) per l’acquisizione di tutte le azioni di Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o il “Club”) detenute da Exor»: è quanto si legge nella nota ufficiale diffusa dalla holding.

Exor ribadisce inoltre «di non avere alcuna intenzione di cedere quote della Juventus a terzi, inclusa — ma non solo — Tether», ricordando come il club rappresenti una realtà storica e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo, con un impegno che prosegue a sostegno del nuovo management e della strategia sportiva e industriale.

Una partita che potrebbe riaprirsi

Preso atto della posizione ufficiale di Exor, va tuttavia ricordato che nelle scorse settimane un esponente di Tether, Francesco Garino, è entrato nel consiglio di amministrazione della Juventus, un fatto inedito nella storia del club. Le ambizioni di Ardoino, inoltre, non sembrano esaurirsi con il primo rifiuto: lo stesso ha dichiarato di essere pronto a investire ulteriori risorse per rafforzare squadra e società, qualora ne assumesse il controllo.

Resta quindi la sensazione che, all’interno della galassia Elkann, nessuna ipotesi possa dirsi definitivamente esclusa. Se oggi la risposta è negativa, non è detto che lo resti in futuro, soprattutto alla luce delle difficoltà sportive degli ultimi anni. La politica di contenimento dei costi ha ridotto il peso economico del club, ma ha coinciso anche con un lungo periodo senza successi: una condizione poco compatibile con la storia di una società che ha fatto del principio “vincere è l’unica cosa che conta” il proprio tratto distintivo.

Massimo De Marzi, dalla Redazione di Torinoggi

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