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Ultim'ora | 18 dicembre 2025, 16:19

Strage Bondi Beach, Stato Islamico elogia l'attacco e minaccia: "Ora tocca al Belgio"

Strage Bondi Beach, Stato Islamico elogia l'attacco e minaccia: "Ora tocca al Belgio"

(Adnkronos) -

Lo Stato Islamico minaccia il Belgio, dopo aver lodato l'attentato di domenica in Australia

 

. Nel bollettino settimanale Al-Naba, l'Isis ha elogiato le operazioni condotte nei territori dei "miscredenti", affermando che "nessuna di esse è immune da scetticismo e distorsioni mediatiche, indipendentemente dal fatto che l'organizzazione terroristica le rivendichi ufficialmente", oppure si "limiti a lodare o mantenga un silenzio deliberato, lasciando il nemico confuso e indeciso". 

Nel testo si sottolinea che l'operazione (riferita all'attacco a Bondi Beach, ndr.) è "fonte di orgoglio" ed è avvenuta in "un momento in cui i crociati celebrano le loro feste pagane, rappresenta un monito: il jihad continua e non si fermerà mai, per quanto apparente possa sembrare la debolezza dello Stato Islamico. Il jihad rimane vivo nei cuori dei credenti fino al Giorno del Giudizio". Nel messaggio su Telegram, l'organizzazione jihadista si è limitata a lodare l'attacco, evitando qualsiasi dichiarazione diretta di coinvolgimento operativo nella strage, nella quale sono state uccise 15 persone. 

 

Gli attentatori di Bondi Beach hanno trascorso a novembre diverse settimane in un albergo di Davao City, la principale città del sud delle Filippine. Lo ha confermato ai media locali MindaNews il manager del Gv Hotel, un albergo a basso budget, dove una stanza per due costa 15 dollari a notte, precisando che Sajid e Naveed Akram, il padre e figlio responsabili dell'attacco di domenica scorsa in Australia, durante la loro permanenza nell'albergo hanno lasciato raramente la stanza. 

"Il massimo che sono stati fuori è stata un'ora", ha detto uno degli addetti dell'albergo, spiegando che gli Akram hanno confermato di settimana in settimana la prenotazione e hanno pagato in contatti. Nei giorni scorsi i media australiani hanno rivelato che gli Akram si erano recati nelle Filippine per avere "un addestramento di tipo militare" da parte di gruppi affiliati allo Stato Islamico. Le autorità filippine avevano contestato le rivelazioni come senza fondamento e "fuorvianti".  

 

 

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