Piatto che impersonifica la Primavera. La protagonista è l'Acacia che ci accompagna, con tutta la sua bellezza e profumo, per quasi tutto maggio.
La fioritura, abbondante e profumatissima, perdura per circa dieci giorni. La prima quindicina di maggio in pianura, più tardi nelle vallate.
Ricetta per 4 persone:
280 g. di riso ( S.Andrea)
1 scalogno
1l. di brodo vegetale
10/12 rametti di fiori di acacia (i migliori sono quelli ancora chiusi o appena aperti)
4 rametti piccoli per guarnire i piatti
50/60 g. di parmigiano gratuggiato
1 noce di burro
Olio, sale e pepe q.b.
Puliamo i rametti prendendo solo la parte bianca del fiore e mettiamo in un contenitore.
Prepariamo il brodo vegetale mettendo in una pentola un litro di acqua nella quale aggiungiamo una carota, una cipolla, uno spicchio di aglio e mezza costa di sedano.
Saliamo e portiamo a bollore per una ventina di minuti. Togliamo le nostre verdure e manteniamo il nostro brodo caldo.
Tritiamo lo scalogno, facciamolo soffriggere per qualche minuto, aggiungiamoci il riso, facciamolo insaporire, versiamo il nostro vino, lasciamo evaporare la parte alcolica, quindi portiamo a cottura con il brodo.
A metà cottura aggiungiamo una parte dei fiori, diciamo quasi la metà, amalgamiamo e continuiamo a cuocere.
Un paio di minuti dalla fine, spegniamo il fuoco e mantechiamo il nostro risotto con la noce di burro e il formaggio gratuggiato, versiamo la rimanenza dei fiori e amalgamiamo delicatamente.
Se necessita ancora un goccio di brodo lo aggiungiamo, così il nostro riso risulterà molto morbido.
Impiattiamo abbellendo ogni piatto con il piccolo grappolo di fiori profumati, quindi una piccola spolverata di pepe e qualche goccia di olio.
Giancarlo Lazzarini
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