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ATTUALITÀ | 20 ottobre 2020, 10:10

Borgosesia: 18 pazienti nel reparto Covid. Il manager Asl, Angelo Penna: "L'attività ordinaria prosegue"

Il neo direttore generale illustra le modalità di funzionamento del nosocomio che dovrà essere il punto di riferimento per la pandemia

Il sindaco Paolo Tiramani e il manager Angelo Penna

Il sindaco Paolo Tiramani e il manager Angelo Penna

Sono 18, attualmente, i pazienti Covid ricoverati all’ospedale di Borgosesia, designato dalla Regione come ospedale di riferimento Covid per il quadrante. Sono ricoverati nell’area ex Cavs del quarto piano e vengono gestiti attraverso percorsi dedicati e separati dal resto dall'attività ospedaliera.

"Oltre ai ricoveri di media intensità - spiega Angelo Penna, neo direttore generale dell'Asl, che lunedì è stato a Borgosesia - siamo in grado di attivare ulteriori due posti letto, ampliabili fino a un totale di 4, di terapia semi intensiva con monitoraggio e supporto respiratorio dei parametri vitali dei pazienti. L’ulteriore tassello, oggetto del progetto presentato alla Regione Piemonte e al Commissario Arcuri, è costituito dalla realizzazione di una terapia intensiva dotata di 8 posti letto; per questo ulteriore step dovranno essere realizzati alcuni lavori strutturali necessari. Nel frattempo ci attiveremo anche per potenziare la dotazione organica".

L'Azienda sanitaria sta guardando con molta attenzione all’andamento della pandemia: "I dati dei contagi sono in forte crescita - prosegue Penna - e, se fosse necessario, ci attiveremo per rispondere alla necessità sempre sulla base degli indirizzi regionali".

Intanto lo sforzo è quello di fare in modo che il Santi Pietro e Paolo resti un punto di riferimento per i cittadini valsesiani che devono essere curati per patologie non Covid. "Sono stati predisposti percorsi separati e l'obiettivo è quello di mantenere tutte le prestazioni - assicura il manager -. Dal 10 ottobre scorso, quando sono stato nominato direttore generale, è la terza volta che visito l’ospedale di Borgosesia e l’impressione è sempre stata estremamente positiva. Una struttura capace di riorganizzarsi e di ottimizzare le sue funzioni: poter garantire l’attività ordinaria nel rispetto di percorsi differenziati covid e no covid è fondamentale e poter contare su un ospedale nuovo da questo punto di vista ci aiuta molto”.   

Penna fa anche un cenno a quelle che sono le criticità del momento: la necessità di eseguire un elevato numero di tamponi e di gestire isolamenti e quarantene: "Abbiamo ordinato 20mila tamponi rapidi con i quali contiamo di poter alleggerire l'attività dei pit stop e dei laboratori - spiega ancora il manager -. E le nuove disposizioni regionali relative alla gestione dei casi scolastici ci verrà in aiuto in tal senso".

Per quanto riguarda l'attività del Sisp, Penna ammette che gli uffici sono molto sotto pressione, in questi giorni. "Sono stati potenziati, ma certo non guasterebbe qualche addetto in più" commenta il manager, ricevendo l'immediata disponibilità del sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani, a riattivare la convenzione che, la scorsa primavera, aveva messo a disposizione del Sisp alcuni impiegati comunali "distaccati" al servizio.

“Il riconoscimento dell’ospedale di Borgosesia come riferimento per la regione Piemonte durante la fase dell’emergenza - sottolinea Tiramani – rappresenta per noi un investimento di visione e di prospettiva. Già in occasione della prima ondata della pandemia il Santi Pietro e Paolo ha saputo mostrare il suo ruolo strategico all’interno del quadrante, richiamando l’attenzione su un territorio che, proprio per la sua conformazione geografica, deve essere servito sul piano dell’assistenza sanitaria. Pensare di poter contare già ora su tre letti di terapia semintensiva, grazie alla solidarietà del territorio e dell’imprenditore Pierluigi Loro Piana , è un segnale importante ed è  il risultato di un lavoro realizzato con costanza e tenacia.  Anche i progetti futuri oggi in cantiere, come i posti letto di terapia intensiva, sono tutte risorse su cui potremo contare quando, ci auguriamo presto, la pandemia sarà finita e che rimarranno patrimonio della nostra realtà. L’obiettivo è fare in modo che i cittadini possano trovare in questo ospedale tutti i servizi di prima necessità di cui hanno bisogno per la propria salute”.  

A portare il sostegno della Regione anche il consigliere Angelo Dago (mentre il collega Alessandro Stecco è rimasto bloccato a Torino in Commissione): “Ci siamo impegnati - dice Dago - per investire in tale ambito con strutture e tecnologie che, finita l’emergenza, potranno essere utilizzate per le quotidiane attività sanitarie".

Dal nostro corrispondente di Vercelli

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