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Turismo | 07 agosto 2021, 07:00

Alla scoperta del Canale Cavour: Lungo le acque del vercellese

I consigli Outdoor di ATL Valsesia

I consigli Outdoor di ATL. Alla scoperta del Canale Cavour: Lungo le acque del vercellese

I consigli Outdoor di ATL. Alla scoperta del Canale Cavour: Lungo le acque del vercellese

Il paesaggio risicolo vercellese è segnato da un fitto dedalo di canali e straordinarie opere di ingegneria idraulica che svolgono alla perfezione il compito che è stato loro assegnato: portare l'acqua che permette la coltivazione del riso. Con questo itinerario che attraversa tutta la pianura vercellese, dalla Dora Baltea alla Sesia, potrete scoprire il Canale Cavour e le sorprendenti opere idrauliche del sistema irriguo vercellese. Un meraviglioso viaggio tra canali, ponti e monumentali edifici lungo le vie d'acqua della terra del riso.

1. Il canale Cavour e la rete irrigua Vercellese

Lungo quasi 85 Km, il Canale Cavourè un'incredibile opera di ingegneria idraulica che collega il fiume Po a Chivasso al fiume Ticino a Galliate. Progettato dall'ingegnere Carlo Noè e fortemente voluto da Camillo Benso Conte di Cavour, da cui prende il nome, il canale venne realizzato completamente a mano da migliaia di uomini in soli tre anni, tra il 1863 e il 1866. Questa immensa opera aveva ed ha ancora oggi lo scopo di portare le acque irrigue necessarie per coltivare il riso nella pianura vercellese, novarese e lomellina. Il Canale Cavour rappresenta, insieme ad altri importanti canali come il Naviglio d'Ivrea e il canale De Pretis, la spina dorsale di un'estesa ed efficiente rete irrigua (circa 10.000 km di canali artificiali) che attraversa tutta la pianura vercellese e grazie alla quale è stato possibile, nel corso dei secoli, lo sviluppo della risicoltura.

2. Saluggia

Piccolo paese che sorge su un ripido terrapieno alla sinistra della Dora Baltea, Saluggia è conosciuta soprattutto per il prodotto di eccellenza che qui si coltiva, il fagiolo, molto ricercato per il piatto tipico vercellese, la panissa. Nel borgo, punto di passaggio per i pellegrini della Via Francigena. sono conservati i resti del Castello, un tempo imponente fortificazione con sei torri, e Palazzo Pastoris, oggi sede del Municipio, circondato da un profondo fossato. Nei pressi del paese è possibile ammirare un piccolo gioiello di ingegneria e architettura idraulica dell'ottocento, la presa del canale Farini, importante e breve canale realizzato nel 1868 per incrementare la portata del Canale Cavour.

3. Livorno Ferraris

Piccolo e affascinante borgo agricolo, Livorno Ferraris è conosciuta per aver dato i natali a Galileo Ferraris, illustre fisico e ingegnere dell'ottocento, inventore del campo magnetico rotante e del primo motore elettrico. Nel grazioso centro storico, che custodisce oltre diciannove chiese, sono da visitare la maestosa parrocchiale di San Lorenzo, dove è presente un bellissimo organo del settecento e il Museo Civico Ferraris, dedicato allo scienziato e al fratello Adamo, medico personale di Garibaldi. Nei pressi del paese oltre all'antichissima chiesa di S. Maria d'Ysana, unica chiesa templare del vercellese, si trova il Canale De Pretis, un antico canale del settecento, tra i primi a permettere l'irrigazione della zona centrale del vercellese che è priva di grandi corsi d'acqua.

4. Tenuta Colombara - Conservatorio della risicultura

Nel mezzo delle risaie vercellesi e a poca distanza da Livorno Ferraris, si trova l'affascinate Tenuta Colombara che ospita il Conservatorio della Risicultura. Nella Tenuta, bellissimo esempio di cascina a corte chiusa, sono presenti oltre alle strutture agricole e alla moderna riseria, abitazioni, osterie, botteghe e una scuola. Assolutamente da visitare gli spazi che fanno parte del conservatorio in cui sono stati ricostruiti gli ambienti più rappresentativi della storia e della vita del mondo risicolo come i laboratori artigianali, le abitazioni, la scuola e il bellissimo dormitorio delle mondine.

5. Santhià

Tra i maggiori centri industriali e agricoli del vercellese, Santhià è sin dai tempi antichi un importante nodo viario e commerciale attraversato dalla Via Francigena, di cui è la 44° tappa. La città, nella quale si svolge il carnevale storico più antico del Piemonte, conserva nel centro storico alcune preziose testimonianze del proprio passato medievale come la Torre Teodolinda e la cripta di S. Stefano nella chiesa Parrocchiale di S. Agata. A poca distanza dal centro cittadino lungo il Naviglio d'Ivrea si trova la Stazione idrometrica sperimentale di Santhià, bellissimo edificio dell'ottocento unico nel suo genere, realizzato per misurare la portata e la distribuzione dell'acqua della complessa rete irrigua vercellese.

6. Parco naturale delle Lame del Sesia

Nel vercellese, lungo la sponda destra del fiume Sesia, tra i Comuni di Oldenico, Albano Vercellese e Greggio si trova il Parco Naturale delle Lame del Sesia, splendida oasi protetta di 900 ettari istituita nel 1978. L'ambiente del parco è tipicamente fluviale con lame, specchi d’acqua e boschi, luogo ideale per l'insediamento di una ricca fauna e una rigogliosa vegetazione. Fa parte del parco l'isolone di Oldenico, una delle più importanti oasi ornitologiche italiane ed europee per la presenza di una nutrita garzaia e di altre importanti specie di uccelli. Presso la sede del parco, ad Albano Vercellese, oltre al museo ornitologico sono presenti diversi percorsi che permettono di scoprire questa interessante oasi naturale.

Da vedere: Ponti, sifoni e l'edificio di presa del Canale Cavour

Il Canale Cavour può essere considerato un'opera straordinaria non solo a livello ingegneristico, viste le dimensioni e la portata d'acqua del canale, ma anche a livello architettonico in quanto lungo gli 85 km di percorso sono presenti 101 ponti, 210 sifoni e 62 ponti-canale. I punti più suggestivi da osservare sono quelli in cui il Canale Cavour, incrociando un corso d'acqua (fiume o torrente) lo supera attraverso un ponte-canale o una tomba-sifone. Tra i ponti canali più spettacolari, ovvero quelli in cui il canale supera il fiume/torrente grazie ad un ponte, ci sono il ponte canale sulla Dora Baltea che si trova nei pressi di Saluggia e il ponte canale sul torrente Cervo nei pressi di Formigliana. Altrettanto spettacolari sono le tombe-sifone, ovvero i punti in cui il canale passa al di sotto di un fiume/torrente, come la tomba sifone sul torrente Elvo nei pressi di Vettignè e la magnifica tomba sifone del fiume Sesia prossimità di Greggio. A Chivasso si trova invece il monumentale Edificio di Presa del Canale Cavour. L'edificio d'imbocco del canale è lungo 40 metri e si sviluppa su due piani con 21 luci costituite da tre ordini di paratoie.

Come raggiungere il canale Cavour:

Da Vercelli: prendere la SP1 "Strada delle Grange” in direzione di Crescentino. Da Crescentino prendere la SP37 in direzione di Saluggia.

Da Milano e Torino: prendere l'autostrada E25 e uscire al casello autostradale di Vercelli Ovest. Da uscita casello prendere la SP1 "Strada delle Grange” in direzione di Crescentino. Da Crescentino prendere la SP37 in direzione di Saluggia.

Per maggiori informazioni:

Associazione d'irrigazione Ovest Sesia

Associazione d'irrigazione Ovest Sesia

Comune di Saluggia

Comune di Livorno Ferraris

Comune di Santhià e Pro Loco

Via Francigena

Fonte: http://www.atlvalsesiavercelli.it/alla_scoperta_del_canale_cavour.php 

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