Il Presidente di Unione Montana Valsesia, Francesco Pietrasanta, il 26 ottobre ha partecipato, a Torino, all’incontro tra il Presidente dell’Uncem, Roberto Colombero, ed i Presidenti delle Unioni Montane dei Comuni, che si è rivelato proficuo sotto diversi punti di vista.
«Il confronto ci ha portato a richiedere, all’unanimità, alla Regione, al Governo ed al Parlamento di consolidare il percorso che conduce i comuni montani a lavorare insieme, in vista di una migliore organizzazione dei servizi e di una migliore pianificazione dello sviluppo socio-economico del territorio – sottolinea Francesco Pietrasanta, che è anche membro della Giunta Uncem – ci siamo trovati tutti d’accordo che le Unioni Montane devono essere rafforzate, tanto che, come ci ha detto il presidente di Uncem si sta lavorando con la Regione nell’ottica anche di una possibile modifica normativa che sostenga la collaborazione in vista di un futuro migliore per tutti: dobbiamo riuscire a superare la logica campanilistica nel nome di uno sforzo sinergico fondamentale per rafforzare il sistema-montagna piemontese, che ancora appare debole. Il Piemonte – dice ancora Pietrasanta – ha a disposizione il Fondo Nazionale per la Montagna che consta di 10milioni di euro per il 2022 e 20milioni per il 2023: occorre predisporre strategie d’area che ne garantiscano un utilizzo proficuo. Su questo abbiamo avuto garanzie del vicepresidente Carosso».
Dal generale al particolare, Pietrasanta si sofferma sulle esigenze della Valsesia: «Per la nostra area sarebbe importante tornare alla struttura delle Comunità Montane – dice il Presidente – siamo, tra le realtà nazionali, una delle più importanti e siamo caratterizzati da una grande unità interna, che ci consente di lavorare molto bene. È proprio su questo che dobbiamo lavorare: se vogliamo costruire opere importanti è necessario il coordinamento di un ente che unisca gli intenti di tutti i comuni: lavoreremo per il rafforzamento dell’Unione Montana, perché per raccogliere le sfide del futuro dobbiamo, e vogliamo, fare un salto di qualità».