Arteterapia e Medicina Narrativa: sono le attività offerte dal Servizio Socioassistenziale dell’Unione Montana Valsesia a favore dei pazienti affetti da malattie neurodegenerative e dei loro familiari, con l’obiettivo di offrire ai primi sempre nuovi stimoli in grado di conservare le loro competenze, ed ai secondi delle valvole di sfogo per affrontare la difficile esperienza della malattia dei loro cari.
Al percorso di Medicina Narrativa ha aderito un gruppo di dieci persone, figli di pazienti, che hanno lavorato sotto la guida della dottoressa Irene Orsi, psicologa, e di Roberta Ramazzina, educatrice esperta di Medicina Narrativa: «Il percorso si è articolato su 8 incontri, tra gennaio e maggio – spiega la psicologa Irene Orsi – durante i quali i figli dei pazienti, mediante tecniche narrative, sono stati invitati a sviscerare i propri vissuti emotivi a fronte della malattie dei loro genitori, confrontandosi gli uni con gli altri. Il risultato è stato stupefacente: nel gruppo – aggiunge - si è creata un’atmosfera molto bella, ognuno si è sentito libero di raccontarsi e compreso dagli altri membri del gruppo, tanto che alla fine hanno chiesto di proseguire l’esperienza ed ora abbiamo stabilito di incontrarci una volta al mese per conservare questo spazio in cui trovano sollievo e comprensione. Tra l’altro, dalla condivisione del racconto è nato un valido sistema di mutuo aiuto, che ha visto queste persone sostenersi anche nella cura ai familiari».
Per quanto riguarda l’Arteterapia, il percorso è iniziato con il mese di aprile e riguarda sia i pazienti del Centro Alzheimer di Portula che quelli seguiti nell’ambito della Pagina Bianca: «Sotto la guida dell’arte terapeuta Manuela Michieletti i pazienti hanno partecipato a laboratori di pittura – spiega Valeria Lentini, coordinatrice del progetto La Pagina Bianca – divisi in due gruppi secondo il genere, con l’obiettivo di favorire la socializzazione tra di loro, che è uno degli obiettivi di questo progetto. Il laboratorio, due ore alla settimana, proseguirà fino a fine luglio – aggiunge – e a settembre verrà organizzata una mostra dei lavori realizzati».
I due mondi, Medicina Narrativa e Arteterapia, si sono incontrati in occasione del Convegno “Parliamone…per non dimenticare” tenutosi nei giorni scorsi a Borgosesia: «Abbiamo mostrato al gruppo di Medicina Narrativa i quadri del gruppo di Arteterapia – spiega ancora la dott.ssa Irene Orsi – cosicché i figli hanno scritto delle frasi a commento dei quadri realizzati dai genitori malati: ne è uscito un feedback emotivo di grande impatto, che si evidenzierà in occasione della mostra».
Soddisfazione per come viene gestito il progetto Pagina Bianca ed il Centro Alzheimer di Portula viene espressa da Francesco Nunziata, Assessore responsabile del Servizio Socioassistenziale dell’Unione Montana Valsesia: «Grazie ai nostri operatori qualificati e fortemente motivati – dice Nunziata – riusciamo a fornire un servizio molto apprezzato: l’auspicio è di poter accogliere un numero maggiore di persone, perché il problema delle malattie neurodegenerative è oggettivamente in crescita e le persone che chiedono supporto sono sempre più numerose ed il nostro obiettivo è dare le risposte di cui il territorio necessita».