Si collocano nel quadro dell’intensa attività di rinnovamento del territorio coordinata dall’Unione Montana Valsesia gli incontri fissati a Campertogno e Varallo Sesia per il 22 luglio dal titolo “La Valsesia che vorrei”: «Nell’ambito del programma delle “Aree Interne” – spiega il presidente Francesco Pietrasanta – stiamo lavorando intensamente ad un progetto di sviluppo e coesione territoriale per la Valsesia e Valsessera che possa contrastare il depauperamento demografico, creando opportunità di lavoro e offrendo le risposte ai bisogni dei nostri territori e della nostra gente. Abbiamo già organizzato tavoli di lavoro con gli stakeholder del territorio, nei mesi scorsi, molto partecipati. Ora siamo alla fase della consultazione con la popolazione: si è tenuto un primo incontro – aggiunge – in occasione del Riverside Festival di fine giugno, proseguiamo adesso con due nuovi appuntamenti in zone strategiche per la Valsesia».
Il 22 luglio il rendez-vous sarà a Campertogno, presso il Centro Polifunzionale Fra Dolcino, alle 10 del mattino, mentre alle 18 ci si troverà in Villa Virginia, sede dell’Unione Montana, a Varallo: «E’ importante che la popolazione comprenda l’importanza di queste consultazioni – aggiunge il Presidente Pietrasanta – stiamo giocando una partita molto importante per dare il giusto indirizzo al futuro della nostra valle: i temi sul tavolo sono diversi, da quello dei trasporti a quello della formazione, passando per la gestione del servizio sanitario e delle energie rinnovabili, senza dimenticare la valorizzazione delle produzioni locali e delle risorse turistiche, con progetti che possano attrarre nuovi investimenti. Mi auguro di vedere tanta gente e confido soprattutto nella partecipazione dei giovani, che devono acquisire la consapevolezza che partecipare a queste consultazioni li rende protagonisti del loro futuro».
Il messaggio, insomma, è forte e chiaro: la Strategia Nazionale delle Aree Interne è una grande opportunità per la Valsesia, che mette a disposizione risorse importanti sia da fondi europei che da risorse nazionali, per dare nuovo slancio al territorio: un “treno verso il futuro che non vogliamo e non dobbiamo perdere” conclude il Presidente dell’Unione Montana Valsesia.