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COSTUME E SOCIETÀ | 31 ottobre 2023, 17:49

Serravalle: debutta la rassegna “Serravalle in Cultura”

Venerdì 27 ottobre, lo spettacolo “Il Porto. La storia della Passerella”.

Serravalle: debutta la rassegna “Serravalle in Cultura”.

Serravalle: debutta la rassegna “Serravalle in Cultura”.

Venerdì 27 ottobre, al teatro comunale ha debuttato la Rassegna: “Serravalle in Cultura”, curata dall’Assessorato alla Cultura con la collaborazione della Pro Loco, presieduta da Tonino Ragazzi. È stato presentato: “Il Porto. La storia della Passerella”, una narrazione drammatizzata con intermezzi musicali e proiezione di immagini, realizzata in collaborazione con il Comitato Carnevale Serravalle Sesia.

Lo spettacolo è stato introdotto dagli interventi dell’Assessore alla Cultura Mauro Piolo, del Sindaco Massimo Basso, del Vice-sindaco, Guido Bondonno e del Sindaco di Grignasco, Katia Bui, che ha ricordato come: “La chiusura del ponte nel 2018, fu una decisione impopolare, ma necessaria per salvaguardare la sicurezza dei cittadini, ma ora finalmente si potrà ristabilire la normale viabilità e sarà una gioia condivisa, perché un ponte è sempre qualcosa che unisce”. Con l’importante intervento di consolidamento e riqualificazione dello storico collegamento, iniziato nel 2020, grazie ai 950.000 euro concessi al Comune di Serravalle (675.000 dal Ministero e 275.000 dalla Regione), la “passerella”, come viene chiamato affettuosamente il ponte tra Serravalle e Grignasco, tornerà a vivere e soprattutto ad essere attraversata, riunendo le due Comunità. Ormai si è a un passo dalla riapertura: i lavori di messa a norma e l’asfaltatura del piano di transito sono quasi ultimati, quindi era giunto il momento per raccontare questa lunga storia.

Massimo Basso ha ringraziato il Vice Sindaco, Guido Bondonno, che ha seguito con grande costanza, determinazione e professionalità, il procedere dei lavori, più complicati di quanto inizialmente si fosse previsto, ma fortunatamente si è giunti in dirittura d’arrivo, e quindi ha espresso gratitudine all’amico Gustavo Ferrara ed ai suoi collaboratori, per aver saputo “scovare” i documenti per raccontare la storia, trasformandola in un avvincente dialogo. Gustavo Ferrara, Daniele Bovolenta e William Bonandin sono un trio rodato, che è ormai giunto alla sesta serata di “divulgazione storica”, espressione mutuata da Alessandro Barbero, come ha sottolineato Gustavo Ferrara. Linda Bertoletti ha ideato e interpretato la colonna sonora, scegliendo canzoni che andavano dagli anni Venti al presente, suscitando emozioni e ricevendo molti applausi. Il supporto tecnico è stato fornito da Davide Antonini e Giancarlo Lanno.

Dall’aprile del 1799 ne è passata di acqua sotto i ponti: da quell’anno si hanno notizie del “porto” fluviale, attraverso il capitolato stipulato tra il Comune di Serravalle e quello di Ara, che concedettero per dodici anni al serravallese Pietro Avondo la possibilità di costruire e utilizzare un barcone per traghettare persone e merci tra le due sponde. Il porto diverrà operativo dal 1801. Al termine del periodo di gestione dell’Avondo, utilizzando il metodo delle candele a cera persa, la barca verrà “incantata” ogni nove anni, ridotti a cinque dal 1900. Il barcone poteva trasportare fino a trenta persone, ma era soggetto alle condizioni atmosferiche e, quando le precipitazioni erano abbondanti, il livello delle acque aumentava al punto da impedire l’attraversamento. Il “porto” subì nel tempo modifiche e spostamenti, legati al livello delle acque. L’arrivo della ferrovia, che nel 1886 giunse fino a Varallo, cambiò molto la viabilità e i trasporti: fu costruito il ponte sul Sesia per raccordare la Novara-Varallo con la ferrovia privata Grignasco-Coggiola. Agli inizi del Novecento era stato chiesto di affiancare al ponte ferroviario una passerella pedonale, che però non fu mai realizzata. Nel 1934, con l’alluvione, crollarono due arcate del ponte della ferrovia Grignasco-Coggiola, che non fu mai ricostruito, ed è completamente crollato con l’ultima piena.

Si estende per il primi settant’anni del XX secolo l’epopea dei Bruno: Giuseppe, Gaudenzio, Ernesto, Ermelindo, una famiglia legata al fiume, che, salvo il breve periodo in cui Ugo Saccardi si aggiudicò il servizio, ma perse la barca e ne dovette recuperare una a Orta, gestì l’attraversamento del fiume. A Ernesto Bruno per il valore e il coraggio dimostrati nei numerosi salvataggi, nel 1952 fu conferita la medaglia d’oro al Valor Civile e gli fu concesso il Cavalierato.

Gli operai della Cartiera che provenivano da Ara e da Grignasco, utilizzavano la traballante passerella in legno, sulla quale, in senso inverso, transitavano le operaie impiegate in Filatura. Il 6 agosto del 1947 la morte per annegamento della ventunenne Carla Bellossi, a seguito della caduta nel fiume, causò la chiusura temporanea della passerella, che, dopo il ripristino, nel 1956, fu illuminata. Due anni dopo le piene la asportarono per ben tredici volte e Bruno avrebbe voluto rinunciare al servizio, ma incalzato dall’Amministrazione comunale, costruì una nuova passerella sospesa, progettata dal Geometra Piero Merlo che lavorava in Cartiera Italiana, sulla quale transitavano più di cinquecento persone al giorno. Nel 1968 la grande alluvione che mise in ginocchio l’intero territorio, si portò via anche la passerella e quindi le Amministrazioni di Serravalle e di Grignasco, con Sindaci Pietro Gerla e Marcella Balconi, presero una decisione importante: costruire una nuova passerella in cemento armato, duecento metri più a monte del manufatto in legno. La struttura fu completata nel novembre 1970, destinata al passaggio pedonale, ma collaudata anche per le automobili. Le piene si susseguirono, così come gli interventi di manutenzione e consolidamento, ma la passerella resistette anche alla disastrosa “büra” del 2000: entro la fine dell’anno sarà finalmente riaperta.

Dopo i ringraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato alla serata fornendo notizie o immagini, mentre scrosciavano gli applausi del numerosissimo pubblico che affollava il teatro, sono stati invitate sul palco anche le due maschere serravallesi, Mugiun e Mugiuna.

Chissà se l’inaugurazione si farà come aveva sognato Ferruccio Mazzone, storico Mugiun: con una grande tavolata che unisce gli abitanti delle due sponde, completata da canti e balli?

C.S. Piera Mazzone

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