Il Presidente dell’Unione Montana Valsesia, Francesco Pietrasanta, nel suo ruolo di Presidente della Cabina di Regia delle Aree Interne, e l’Assessore allo Sviluppo Territoriale dell’Unione Montana del Biellese Orientale, Carlo Grosso, intervengono uniti nella querelle nata nei giorni scorsi, per spegnere il fuoco della polemica: «Gli animi si sono surriscaldati perché tutti teniamo moltissimo a far sì che questa occasione rappresenti la svolta che si attende da anni – commentano i due amministratori – la pluralità di soggetti coinvolti e la possibilità per tutti di esprimersi sulle scelte da operare è testimonianza del contesto democratico in cui si lavora. La democrazia può generare uno stallo – aggiungono – ed è quanto sta accadendo, ma con il rispetto reciproco e soprattutto con la capacità di ragionare in termini di territorio unico ed unito tutto si può superare».
Dopo che, qualche sera fa, l’Assemblea dei Sindaci delle Aree Interne era saltata a causa dei malumori sorti per la suddivisione dei fondi e si erano susseguiti scambi di battute tra i vari attori politici, ora emerge la volontà di riappianare gli animi e la consapevolezza che sia necessario mediare tra i soggetti coinvolti per tornare al tavolo di lavoro e procedere nella programmazione: «Abbiamo tutti una sfida comune da cogliere – sottolineano Pietrasanta e Grosso – che è quella di sconfiggere il calo demografico e di rilanciare l’economia: i fondi che possiamo catalizzare grazie a questo progetto regionale sono di grande impatto per la nostra area, quindi dobbiamo assolutamente trovare il modo di portare a termine in modo proficuo il grande lavoro che abbiamo fatto da un anno a questa parte».
Dunque, nonostante la situazione critica, la Cabina di Regia si pone in atteggiamento fiducioso, ma consapevole che sarà necessaria una fattiva mediazione tra le parti: «Siamo ad un passo dalla meta – osservano i rappresentanti delle due aree – sono state dette parole forti e si è arrivati a questa situazione che, non lo nascondiamo, è difficile. Sarà importante, a questo punto trovare la giusta mediazione tra le diverse posizioni per il bene comune dei nostri cittadini. Con il buonsenso si dovrà individuare un equilibrio comune – concludono Francesco Pietrasanta e Carlo Grosso – in modo che ci si possa ritrovare quanto prima intorno al tavolo decisivo per arrivare alla fase esecutiva dei progetti. La priorità ora è tornare a fidarsi gli uni degli altri, sotterrare l’ascia di guerra e riprendere il cammino comune».