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ATTUALITÀ | 17 aprile 2024, 22:07

In arrivo 5 nuovi medici di famiglia nel vercellese

In arrivo 5 nuovi medici di famiglia nel vercellese

Reclutati 181 nuovi medici in Regione Piemonte, destinati ad altrettante zone del territorio regionale che risultavano scoperte, tra queste anche diverse aree del nostro territorio. Esattamente, in provincia di Vercelli verranno dislocati 5 medici di famiglia: 2 a Gattinara, 1 a Santhià, 1 a Varallo, 1 a Trino.

«E’ un primo passo per affrontare concretamente il problema – commenta il Presidente dell’UMV, Francesco Pietrasanta, che è anche il referente dei Sindaci per la Sanità – ma certo non basta, occorre fare di più. L’Unione Montana, nell’ambito del Programma delle Aree Interne, ha destinato oltre un milione di euro per l’assistenza sociosanitaria – specifica l’amministratore – con infermieri di comunità, trasporti dedicati, piazzole per atterraggio notturno e diurno dell’elisoccorso, camper ambulatoriale e medicina d’urgenza». Dunque, non si resta certo con le mani in mano, ma la popolazione preme per un servizio sanitario che torni agli standard del passato, e gli amministratori del territorio sono impegnati a far sì che la voce delle comunità locali arrivi alle “stanze dei bottoni”: «Il nostro territorio viene dopo molti altri nell’assegnazione dei nuovi medici – dice ancora Pietrasanta – la provincia di Alessandria ne ha avuti 18, Cuneo 33, Novara 11, Biella 7…noi precediamo solo il VCO e Asti, che ne hanno avuti rispettivamente solo 2 e 1. Non parliamo di Torino, dove i nuovi medici di famiglia sono ben 104. Questo dato ci dice che occorre individuare gli strumenti per attrarre nuovi medici di base sul nostro territorio».


Il tema, dunque, è quello dell’attrattiva: la maggior parte dei medici di famiglia sfugge dalle aree periferiche, preferisce rimanere nelle zone urbane, ed è su questo che occorre agire: «E’ necessario individuare politiche incentivanti – sottolinea Pietrasanta – siamo in un’area periferica ma offriamo una buona qualità della vita, ed è su questo che si deve lavorare per attrarre nuovi medici, magari anche offrendo gratifiche dal punto di vista economico: io proporrei una fiscalità più bassa per i medici che lavorano sul territorio di un’area periferica come la nostra. Questo permetterebbe di attrarre nuove figure, non si scontrerebbe con il contratto nazionale e darebbe un incentivo serio»


In attesa di nuove misure, Pietrasanta tira dritto con il suo impegno per il territorio: «Continuiamo a lavorare sulla qualità dei servizi – dice – e potenziamo gli ambulatori distrettuali: devono diventare più snelli ed efficienti per poter rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione».

c.s.

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