In occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino, venerdì 16 maggio, alle 15.30, presso lo spazio “Arena Piemonte” (Lingotto Fiere, Padiglione 2), si svolgerà la cerimonia di premiazione delle ragazze e dei ragazzi delle scuole secondarie e degli Enti di formazione professionale, che hanno vinto la 44° edizione del “progetto di Storia contemporanea” promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte. Tra i premiati ci saranno anche i due gruppi di studenti dell’I.I.S. Giuseppe e Quintino Sella di Biella, per la categoria elaborato scritto, e dell’I.I.S. D’Adda di Varallo (Vercelli), per la categoria fotografia.
Commentano Giorgio Gaietta ed Enrico Pagano, presidente e direttore dell’ISTORBIVE-Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia: «Gli elaborati prodotti dalle scuole degli ambiti vercellese e biellese hanno confermato la serietà del lavoro scolastico che viene svolto per il Progetto di Storia Contemporanea e sono stati apprezzati per la qualità. Altri lavori, oltre a quelli premiati, avrebbero meritato qualcosa di più di un riconoscimento verbale, ma le regole previste dal bando hanno costretto la commissione ad operare le necessarie selezioni, in base alle quali abbiamo avuto due vincitori, uno per provincia. Nella serie di fotografie proposte dal gruppo coordinato dalla professoressa Contini dell’I.I.S. D’Adda di Varallo siamo di fronte ad un’efficace e arguta provocazione: partendo dal modello di immagini pubblicitarie anglosassoni degli anni ’50 che veicolavano messaggi sessisti, è stata rappresentata un’inversione di ruoli, mantenendo come costante l’apparente ironia che negli originali stuzzicava la misoginia del pubblico. L’idea, molto originale e nata in coerenza con l’indirizzo di studi del gruppo, è stata interpretata in modo brillante e pungente. Il gruppo di studenti coordinato dalla professoressa Pollono dell’I.I.S. Giuseppe e Quintino Sella di Biella si è dedicato alla ricostruzione della storia di Bohdan Hajdukivskyj, studente ucraino presso l’Istituto Salesiano di Bollengo, unitosi ai partigiani, arrestato dai fascisti e fucilato a Biella il 4 giugno 1944. La ricerca è stata condotta con metodo, ricorrendo ad una serie molto ampia di fonti, tra cui gli archivi digitali della Congregazione Salesiana e l’ambasciata dell’Ucraina. Un’esperienza molto formativa, che ha consentito agli studenti di praticare il mestiere di storici e che, in generale, ha introdotto nuovi elementi di conoscenza sulla biografia dello sfortunato giovane, rivelandosi utile anche per gli storici di professione».
Dichiara Domenico Ravetti, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione: «Gli 80 anni della Liberazione non devono essere solo un’importante ricorrenza ma rappresentare l’occasione per una riflessione seria sulla trasmissione della Memoria resistenziale, con il suo patrimonio valoriale, senza compiacimenti autoreferenziali e senza sterili retoriche. Assistiamo ad un preoccupante analfabetismo sulla storia contemporanea, quando non ad una falsificazione della medesima, e, con la scomparsa dei testimoni diretti, l’oblio o la prevalenza della “memoria indulgente” sono pericoli alquanto concreti, per contrastare i quali serve coltivare una Memoria viva, feconda, che vada oltre le solennità del calendario civile. Anche quest’anno, come già nelle ultime edizioni del Salone del Libro, ci siamo fatti promotori di una serie di incontri che hanno come filo rosso il tema del fare Memoria e di come trasmettere la Storia ai più giovani, e che vedranno la partecipazione di Sandro Veronesi, Stefania Auci, Ilaria Tuti e Susanna Nicchiarelli. Venerdì 16 maggio in Arena Piemonte premieremo i vincitori del progetto “Storia contemporanea”, che il nostro Comitato promuove in collaborazione con gli Istituti storici e che è giunto quest’anno alla 44° edizione. Stiamo già lavorando all’edizione ‘25/’26, che sarà l’occasione per raccontare storie e luoghi della Resistenza in Piemonte».