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ATTUALITÀ | 04 maggio 2025, 06:50

L’investimento più semplice e democratico: il PAC

Una metodologia di investimento semplice, profittevole e alla portata di tutti: il piano di accumulo di capitale

L’investimento più semplice e democratico: il PAC.

L’investimento più semplice e democratico: il PAC.

Sovente si pensa che investire sia complesso, richieda competenze avanzate in ambito finanziario e molto tempo da dedicare ai mercati. In realtà, non sempre è così, se si conoscono le giuste metodologie: una di queste è il piano di accumulo (PAC).

Il PAC è una strategia di investimento di lungo termine, almeno 10 anni, che si mette in atto per accantonare una somma da utilizzare nel futuro, sfruttando la rivalutazione del capitale che i mercati finanziari possono fornire. I motivi più comuni sono: istruzione universitaria per i figli, acquisto di un immobile, anticipazione o integrazione della pensione.

Vediamo quali sono i principali vantaggi:

· Possibilità di investire per chi è privo di capitale iniziale (esempio studente che lavora oppure neo occupato che riesce ad accantonare parte dello stipendio)

· Il rischio viene molto limitato in quanto gli ingressi sono fatti in maniera costante e frazionata

· Consente di creare una base di capitale da trasformare poi in un investimento di tipo bilanciato

· È poco costoso da implementare

· Facilita il risparmio (numerose piattaforme consentono di destinare a inizio mese una somma che viene automaticamente prelevata dal conto)

Implementazione:

· Stabilire la somma da investire: deve essere precisa, ricorrente e non deve mettere in difficoltà

· Stabilire la durata minima del PAC (può anche essere privo di orizzonte temporale)

· Decidere l’asset e lo strumento da utilizzare: personalmente reputo ottime soluzioni l’esposizione ad un indice azionario mondiale oppure ad uno statunitense.

· Decidere la frequenza dei versamenti, sulla base della somma che viene investita e delle commissioni di negoziazione dei titoli

Gestione:

La gestione è molto semplice, in quanto è sufficiente attenersi strettamente alla strategia, qualunque sia il contesto di mercato.

Si andrà a ridurre la percentuale azionaria man mano che ci si avvicina alla data di scadenza prevista per il PAC.

In alternativa, se non si è stabilito un orizzonte temporale, bensì una somma-obiettivo, si porterà avanti il PAC fino al raggiungimento di tale cifra.

Si tratta di una gestione molto “amica” in quanto aiuta ad eliminare l’emotività che può insorgere quando si opera sui mercati finanziari.

Quando iniziare il PAC? Adesso che tutto sale/tutto scende?

Non è mai il momento giusto per iniziare un PAC, perché è sempre il momento giusto: ovviamente il momento migliore sarebbe quello in cui i mercati sono deprezzati, tuttavia non potendo conoscere il futuro e trattandosi di una strategia che offre ottime probabilità di guadagno sul lungo termine, conviene iniziare appena possibile, per cogliere i rialzi che prima o poi si verificheranno.

Esempio di PAC

(fonte grafico: https://www.nef.lu/do.jsp?XDH=1360&XD=1311&LANGUAGE=IT&XDI=3&MAH=a6e016bd74794f5e381634e3797ca757)

Avete domande o curiosità? Potete scriverle alla redazione del giornale oppure tra i commenti su Facebook

Andrea Fabbris – Consulente Finanziario Indipendente

www.finanzaindipendente.it

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Le informazioni fornite in questo articolo hanno finalità informative e didattiche: non costituiscono sollecitazione al pubblico risparmio e non intendono promuovere prodotti o forme di investimento. L’uso dei dati e delle informazioni come supporto per operazioni di investimento personale è sotto la responsabilità dell’utente.

Andrea Fabbris – Consulente Finanziario Indipendente

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