Lo scorso 19 maggio, nell’ambito della quarta edizione del Festival “L’Italia delle Regioni” tenutasi a Venezia, è stato firmato un importante protocollo d’intesa per sostenere la candidatura della Via Francigena nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco.
La firma rappresenta un passo decisivo verso la costruzione di un’alleanza istituzionale nazionale a sostegno della valorizzazione di uno dei cammini storici più significativi d’Europa. La Via Francigena, che attraversa l’Italia da nord a sud, connettendo territori, comunità e patrimoni, è un itinerario di grande valore storico, culturale, spirituale e paesaggistico. Attraversa città, borghi, abbazie e castelli, promuovendo un modello di turismo lento e sostenibile, capace di generare sviluppo nel rispetto dell’ambiente e delle identità locali.
La Regione Piemonte, da sempre impegnata nella promozione dei cammini storici, ha aderito al protocollo confermando il proprio sostegno alla candidatura. Ha inoltre ribadito il ruolo strategico della Francigena come volano per lo sviluppo sostenibile, la coesione territoriale e la promozione di un’identità culturale condivisa.
Il tratto piemontese del cammino attraversa alcune delle aree più suggestive e storicamente significative del territorio, connettendo valichi alpini e pianure, e offrendo un viaggio tra paesaggi naturali, borghi storici, pievi, abbazie e castelli. Un cammino che non è solo itinerario di fede, ma anche una rete di esperienze culturali, ambientali ed enogastronomiche capaci di generare valore per le comunità locali.
L’eventuale riconoscimento Unesco rafforzerebbe ulteriormente le azioni di tutela, fruizione e promozione del percorso, consolidando la Via Francigena come un patrimonio europeo vivo e inclusivo, punto di incontro tra pellegrini, camminatori e residenti.
Questa iniziativa si inserisce pienamente nello spirito del Festival delle Regioni, che mette al centro il dialogo tra territori, istituzioni e cittadini, promuovendo le eccellenze regionali italiane come leve per la crescita, la sostenibilità e l’attrattività del Paese. Con la firma del protocollo, la Regione rinnova il proprio impegno nella costruzione di reti interregionali, nella valorizzazione dei beni culturali e dei cammini storici e nella promozione di politiche di sviluppo capaci di coniugare identità e futuro.