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CRONACA | 10 giugno 2025, 14:18

L'appello di Pier Simone, senza tetto originario di Borgosesia e in cerca di riscatto FOTO e VIDEO

Lui e la compagna: "Vogliamo solo una casa dove poter vivere con dignità e cercare un lavoro. Così, è impossibile."

L'appello di Pier Simone, senza tetto originario di Borgosesia e in cerca di riscatto

L'appello di Pier Simone, senza tetto originario di Borgosesia e in cerca di riscatto

Una situazione di profondo disagio si sta consumando nell’ex asilo materna situato di fronte al vecchio ospedale di Biella. A lanciare l’allarme sono Pier Simone Bertazzoli e la sua compagna Jaylenes, entrambi senza fissa dimora e che occupano abusivamente una stanza dello stabile. 

Dopo numerose segnalazioni alla questura, ai carabinieri e ad altre forze dell’ordine rimaste senza risposte effettive, la coppia ha deciso di rivolgersi a Newsbiella per raccontare la loro condizione e chiedere un aiuto. Nella mattinata di oggi, è intervenuta anche la Polizia Locale per un sopralluogo e cercare di risolvere la situazione.

Il Comune si era già interessato alla vicenda, avviando un primo contatto con i servizi sociali. Tuttavia, la coppia attende ancora una soluzione concreta.
Per il momento, infatti, la situazione è rimasta la stessa: la coppia vive da tempo in condizioni igienico-sanitarie gravissime, in uno stabile fatiscente che, oltre al degrado, è spesso teatro di episodi di violenza. Jaylenes, incinta al terzo mese, denuncia di non sentirsi al sicuro neanche nel dormitorio pubblico: "Non è un luogo sicuro per una donna, soprattutto in gravidanza. Sono frequenti le molestie e le aggressioni alle ospiti", afferma.

Il dormitorio inoltre prevede l’uscita forzata alle 7 del mattino e la possibilità di rientro solo alle 20, una condizione impossibile da sostenere per chi, come Jaylenes, ha problemi di salute ed è incinta. Entrambi risultano infatti invalidi: la giovane donna, tra l’altro, ha già vissuto il dramma della perdita di un figlio.

Pier Simone, originario di Borgosesia, aveva in passato ottenuto un alloggio popolare, ma lo ha perso durante un periodo in cui è stato detenuto. Ora, lui e Jaylenes cercano una soluzione stabile per ricostruire la propria vita e dare un futuro al figlio in arrivo.

"Di notte bisogna restare svegli, il posto è frequentato da persone ubriache, tossicodipendenti e spesso scoppiano risse", racconta Pier Simone. "Vogliamo solo una casa dove poter vivere con dignità e cercare un lavoro. Così, è impossibile."

Con questo appello, la coppia chiede un gesto di solidarietà da parte delle istituzioni e della cittadinanza.

Auspichiamo che questa segnalazione possa aiutare Pier Simone e Jaylenes a trovare presto una sistemazione sicura e un'opportunità di riscatto.

 

Dalla Redazione di Biella, Maria Camilla Toffetti

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