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Cosa succede quando la cronaca nera diventa storia? Se lo sono chiesti i membri dell’associazione La Rete - Consulta per la promozione del territorio vercellese, che hanno dato vita a un progetto coraggioso e innovativo: “Serial Killer in mostra - Vittime e assassini da Vercelli al mondo, dal passato all'attualità”.
La mostra, ospitata nei prossimi weekend di giugno presso la Sala d’Ercole del Museo Camillo Leone di Vercelli, nasce da una scoperta d’archivio sorprendente: un documento ritrovato nella Confraternita di San Bernardino durante un precedente evento ha riportato alla luce uno dei primi casi documentati di omicidi seriali in Italia, avvenuto proprio nel Vercellese nel XVIII secolo.
Ma l’obiettivo dell’esposizione va ben oltre la cronaca nera. «Non vogliamo spettacolarizzare la violenza — spiegano gli organizzatori — ma raccontare e comprendere. Dare dignità alle vittime che spesso, nella narrazione dell'orrore, finiscono dimenticate». Ogni reperto, documento e testimonianza esposti rappresentano infatti un tentativo di restituire un volto e un nome a chi ha subito la ferocia di questi crimini.
L’iniziativa si distingue anche per il suo forte valore educativo e sociale. In un tempo in cui le notizie di cronaca sono quotidiane, La Rete invita il pubblico a riflettere sulle radici storiche e psicologiche dei comportamenti devianti, offrendo spunti per affrontare temi attualissimi come il bullismo, la legalità e la tutela delle vittime.
«È una sfida culturale che lanciamo alla nostra comunità — affermano i promotori — certi che Vercelli saprà accogliere questo percorso con la maturità necessaria per coglierne il valore umano e storico».
Calendario della mostra
L’esposizione sarà visitabile nei giorni: 14-15, 21-22, 28-29 Giugno 2025
Negli orari di apertura: 10:30-12:30 e 14:30-17:30
Presso la Sala d'Ercole - Museo Camillo Leone, Via Verdi 30, Vercelli
L'ingresso è gratuito.
Appuntamento speciale
Domenica 29 giugno alle ore 16:00 è prevista anche una conferenza dal titolo:
“I serial killer dell'800 italiano e la nascita del modus operandi”,
con la partecipazione dell’antropologo Massimo Centini e dello scrittore e coordinatore de La Rete Maurizio Roccato.
L’evento rappresenta un’occasione preziosa per approfondire, discutere e confrontarsi su un tema tanto delicato quanto attuale.
