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ATTUALITÀ | 12 luglio 2025, 08:20

Piemonte protagonista della ricostruzione Ucraina

Il presidente della Regione Cirio partecipa alla Conferenza a Roma, insieme al Governo italiano e al presidente Zelensky. Nei primi mesi del conflitto, il Piemonte ha accolto circa 12.000 profughi, raddoppiando la presenza ucraina sul territorio, grazie anche al supporto di oltre 18.000 volontari.

Piemonte protagonista della ricostruzione Ucraina.

Piemonte protagonista della ricostruzione Ucraina.

Il Piemonte consolida il suo ruolo attivo nel processo di ricostruzione economica e sociale dell’Ucraina. A un mese dalla missione istituzionale a Kiev, il presidente della Regione Alberto Cirio ha partecipato come relatore alla Conferenza internazionale tenutasi a Roma, organizzata congiuntamente dai governi italiano e ucraino, alla presenza del presidente Volodymyr Zelensky.

«Ho voluto confermare l’impegno della Regione Piemonte a continuare a fare la propria parte – ha dichiarato Cirio –. Lo abbiamo fatto accogliendo chi è fuggito dalla guerra e oggi lo facciamo contribuendo alla ricostruzione del Paese. Stiamo lavorando per creare opportunità concrete di sviluppo e lavoro per le imprese piemontesi in Ucraina, partendo dalla fiducia costruita grazie al nostro sostegno alla popolazione ucraina fin dall’inizio del conflitto. È stato uno sforzo collettivo di grande solidarietà, che oggi può trasformarsi anche in un’occasione di crescita per il nostro territorio».

Nel corso dei tre anni e mezzo di conflitto, l’impegno del Piemonte è stato continuo. In riconoscimento del contributo offerto, il Governo ucraino ha conferito al presidente Cirio l’Ordine al Merito di III grado, un’onorificenza assegnata direttamente dal presidente Zelensky. Inoltre, i sindaci delle città ucraine di Krasnotursk e Rohan hanno concesso a Cirio la cittadinanza onoraria, come segno di gratitudine per gli aiuti forniti dal Piemonte, attraverso l’Associazione Memoria Viva.

L’impegno del Piemonte fin dallo scoppio del conflitto

Subito dopo l’inizio della guerra, la Regione Piemonte ha istituito un Coordinamento regionale per l’emergenza profughi, al fine di garantire un’azione efficace nell’accoglienza delle persone in fuga dall’Ucraina. Sono state attivate misure per l’ospitalità temporanea presso famiglie e strutture, oltre ad azioni per favorire l’inserimento scolastico e lavorativo. Nei primi mesi del conflitto, il Piemonte ha accolto circa 12.000 profughi, raddoppiando la presenza ucraina sul territorio, grazie anche al supporto di oltre 18.000 volontari.

In ambito sanitario e umanitario, si segnalano le due missioni del 4 e 20 marzo 2022, che hanno permesso il trasferimento di 22 bambini ucraini malati di tumore presso l’Ospedale infantile Regina Margherita di Torino, accompagnati dalle loro famiglie. Complessivamente, sono 26 i bambini ucraini curati presso l’ospedale in questi anni, alcuni dei quali sono ancora in trattamento.

Nel luglio 2023, durante una missione della Croce Rossa Italiana, sono stati riaccompagnati in Ucraina 18 cittadini fragili, precedentemente evacuati da Leopoli e ospitati presso strutture piemontesi, tra cui il Cottolengo e una struttura di Vico Canavese, che avevano espresso il desiderio di rientrare in patria.

La Regione ha inoltre garantito la vaccinazione contro il Covid a circa 3.000 cittadini ucraini, e ha promosso l’inclusione scolastica per circa 2.400 studenti profughi, attraverso un piano di inserimento nelle scuole piemontesi. Sul fronte lavorativo, più di 4.000 cittadini ucraini hanno trovato occupazione, soprattutto nelle province di Torino e Novara.

C.S. Regione Piemonte, G. Ch.

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