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ATTUALITÀ | 02 agosto 2025, 08:50

Piemonte, allarme cassa integrazione per l’artigianato: +42% nel 2025, record nazionale

Il dato è fornito da FSBA, il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato

Piemonte, allarme cassa integrazione per l’artigianato: +42% nel 2025, record nazionale

Piemonte, allarme cassa integrazione per l’artigianato: +42% nel 2025, record nazionale

L’EBAP, l’Ente Bilaterale dell’Artigianato Piemontese, evidenzia che in Piemonte, da gennaio 2025, sono in netta crescita le richieste di cassa integrazione presentate dalle imprese artigiane.

Il dato è fornito da FSBA, il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato, il Fondo alternativo al FIS al quale le Aziende del settore devono rivolgersi quando hanno la necessità di presentare la richiesta di Cassa Integrazione.

Dopo la drammatica esperienza del Covid, durante la quale sono state impegnati 180 milioni per pagare la cassa integrazione, nei primi cinque mesi del 2025 si registra un incremento della spesa del 42%, il più alto tra le Regioni italiane.

Ricordiamo che l’artigianato, composto da 24.000 imprese e 90.000 dipendenti, è un settore strategico e fondamentale per l’economia piemontese. 

Le aziende che hanno presentato richiesta a FSBA sono state 1727 e i lavoratori coinvolti 8333.

L’aumento delle richieste interessa tutti i settori produttivi ma in modo consistente i settori meccanico e tessile.

In particolare, nella provincia di Alessandria è il settore orafo a conoscere un incremento eccezionale della Cassa integrazione mentre, nella provincia di Torino è la meccanica legata all’auto e nel biellese il tessile. 

Secondo l’EBAP, che ricordiamo è costituito dalle Associazioni artigiane, Confartigianato, CNA, Casa Artigiani e da CGIL CISL UIL, questo incremento di utilizzo della cassa integrazione conferma la difficoltà in cui versa il settore alla luce degli effetti del calo della produzione industriale registrato in Piemonte pari allo 0,8%, del calo delle esportazioni del 4,9% e da una consistente contrazione dei consumi interni. 

Forte preoccupazione destano anche gli effetti che l’accordo sui dazi determinerà nei prossimi mesi sull’economia italiana ed europea con importanti ricadute sui consumi interni e le esportazioni.

L’EBAP per fronteggiare queste difficoltà ha negli ultimi anni previsto di finanziare una ulteriore prestazione di sostegno al reddito per le imprese e i lavoratori garantendo l’80% della retribuzione per una durata di tre mesi quando termina il periodo massimo richiedibile di FSBA.

A fronte di un quadro così preoccupante le Parti Sociali dell’Artigianato costituenti l’EBAP ritengono opportuno aprire un confronto con le Istituzioni e a tal fine verrà richiesto un incontro alla Regione Piemonte per verificare quali strategie si vogliono mettere in atto per fronteggiare questa preoccupante situazione.

c.s.EBAP, s.zo.

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