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Alagna-Riva Valdobbia | 12 agosto 2025, 15:14

“Un mosaico di storia alagnese”: il nuovo volume racconta cinque anni di calendari e cultura locale

“Un mosaico di storia alagnese”: il nuovo volume racconta cinque anni di calendari e cultura locale

“Un mosaico di storia alagnese”: il nuovo volume racconta cinque anni di calendari e cultura locale

Al tradizionale appuntamento di mezza estate per la presentazione del volume: “Un mosaico di storia alagnese”, che raccoglie i testi e le immagini pubblicati in cinque anni di calendari, curati da Elisa e Donata Farinetti e Paola Leonoris, il Palazzetto dello Sport di Alagna era gremito di pubblico.

Il Sindaco, Roberto Veggi, ha confermato la volontà della Comunità di guardare al futuro tenendo presente la propria storia: “L’amministrazione di Alagna investe molto sulla cultura, ne è un esempio la recente apertura del primo lotto del parco minerario di Kreas e la dotazione di innovative apparecchiature audio e video nel teatro per renderlo maggiormente fruibile come luogo d’incontro della Comunità. L’aula-museo dell’antica scuola ottocentesca, al primo piano della storica casa walser, che ospita il Comune, è stata intitolata ad Elisa Farinetti, e oggi siamo lieti di ospitare la presentazione di un nuovo libro realizzato grazie alla passione delle tre ricercatrici ed alla collaborazione degli alagnesi”.

Vito Arlunno, Presidente del Lions Club Valsesia, che ha generosamente patrocinato la nuova pubblicazione, ringraziando il pubblico, i numerosi soci Lions presenti e soprattutto l’Ingegner Pierluigi Moretta, particolarmente attento alla realtà montana, ha ricordato l’Alagna delle sue villeggiature d’infanzia e si è detto fiero di poter contribuire con i proventi della vendita, all’acquisto della nuova ambulanza per la SAV, Soccorso Alta Valsesia: “Il Lions c’è per le cose concrete: risponde ai bisogni del territorio”.

Paola Leonoris ha ricordato con commozione la figura e l’opera di Elisa Farinetti, scomparsa nel giugno 2024: “Questo testo è l’ultimo lavoro completato da lei con me e Donata, per raccogliere in un unico volume la storia e la cultura alagnese presenti nei cinque calendari, ormai introvabili, permettendo una lettura più agevole delle parti storiche e mettendo in luce il filo conduttore che lega ogni calendario al successivo. Testi e immagini sono stati accompagnati da sintesi delle presentazioni degli storici del territorio intervenuti nei vari anni: Massimo Bonola, Enrico Rizzi, Sabrina Contini e Davide Filiè”.

In occasione della presentazione alagnese Massimo Bonola ha sottolineato come i temi dei calendari - gli alberghi storici, le donne alagnesi, il tempo delle migrazioni, le frazioni, la scuola e le famiglie - siano dei “classici” nello studio della popolazione alpina. Il titolo: “Mosaico di storia alagnese” è stato una scelta felice, volta a ricomporre una figura unitaria da tanti frammenti, per non rischiare di perdere pezzi della memoria individuale e familiare, che non è quella dei documenti ufficiali e degli archivi. “Solo persone che sono nate e vivono stabilmente in questa Comunità potevano raccontarne la storia, trovando collaborazione e aiuto nella ricerca delle fonti: carte e fotografie di famiglia, concesse alle autrici che sono entrate con delicatezza nella sfera intima delle persone. Sono state ricercate le immagini dei volti dei protagonisti di questa storia perché i temi del libro sono il tempo e la memoria. Recuperare la memoria significa però anche far riemergere il ricordo di coloro che non ci sono più, con un rinnovarsi del dolore della perdita: la memoria è diventata un dono condiviso con tutta la comunità ed un viatico per il futuro affidato ai giovani”.

Per Enrico Rizzi, storico delle Alpi e specialista di storia della colonizzazione medioevale, considerato il massimo studioso dei Walser, è un onore l’invito che gli giunge da Alagna ogni anno. Da sempre vicino con il cuore alla storia alagnese, aveva collaborato più volte con Elisa Farinetti: “La mia prima partecipazione ad Alagna risale a oltre quarant’anni fa, al 1984 quando, con Elisa, Emilio Stainer e Arialdo Daverio organizzammo il convegno sulla casa walser. Trasformare i calendari in un libro significa passare dalla memoria alla storia, raccolta attraverso una partecipazione corale collettiva: questo è un libro destinato a vivere grazie alla sua grande ricchezza di contenuti, perché il bisogno di cultura deve sempre essere coltivato e condiviso”.

Al termine dell’incontro dalle autrici è stato espresso un pubblico ringraziamento all’Amico Ingegner Pierluigi Moretta, che dal 2017 sostiene ed appoggia queste iniziative editoriali, non solo finanziariamente ma con calorosi incoraggiamenti.


Piera Mazzone

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