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CRONACA | 08 settembre 2025, 14:45

Dal Nord-ovest, cade il cestello di una gru: muore un operaio a Torino FOTO e VIDEO

Travolti almeno in due. Il secondo è rimasto ferito e trasportato d'urgenza in ospedale. Nel 2021, nella stessa strada, a 30 numeri civici di distanza, un incidente simile era costato la vita a tre lavoratori.

Dal Nord-ovest, cade il cestello di una gru: muore un operaio a Torino - Foto Torinoggi

Dal Nord-ovest, cade il cestello di una gru: muore un operaio a Torino - Foto Torinoggi

Tragedia questa mattina in via Genova, a Torino. Un operaio di 68 anni è morto e un altro di 70 è rimasto ferito nel crollo del cestello di una gru, all'altezza del civico 86. Immediato l'intervento delle ambulanze del 118 di Azienda Zero.

Secondo le prime informazioni, il cestello della gru si sarebbe staccato e sarebbe caduto mentre gli operai erano al lavoro. La vittima, in particolare, stava lavorando sulla gru per la sostituzione di un pannello pubblicitario sul lato dell'edificio, all'altezza del civico 84. Il decesso dopo una caduta da un'altezza di oltre 12 metri. 

Ferito il secondo lavoratore, che si trovava ai piedi della gru ed è stato subito soccorso e trasportato alle Molinette in stato di shock. Sul posto, oltre ai sanitari, sono intervenute le forze dell'ordine e i tecnici dello Spresal per ricostruire l'esatta dinamica dell’accaduto.

Proprio via Genova era stata teatro, di una tragedia simile: poco distante, circa 30 numeri civici dopo rispetto all'incidente odierno, tre operai erano morti nel dicembre 2021 per il crollo di una gru. Increduli i residenti della zona: “Questa via è maledetta”. A pochi isolati da qui, verso piazza Bengasi, un terzo incidente era costata la vita a Jacopo Peretti, 35 anni, morto per un'esplosione in un interno di via Nizza.

Lo Russo: "Necessario promuovere una maggiore sicurezza in tutti i luoghi di lavoro"

"Desidero esprimere la vicinanza e il cordoglio della Città di Torino e di tutta la comunità torinese ai colleghi e ai familiari dell’operaio che ha perso drammaticamente la vita questa mattina in via Genova in un incidente sul lavoro. Un fatto drammatico in una via che era già stata teatro di un altro terribile incidente e che, a pochi giorni dall’anniversario della tragedia di Brandizzo, ci ricorda che come istituzioni non dobbiamo mai abbassare la guardia sulla necessità di promuovere una maggiore sicurezza in tutti i luoghi di lavoro” dichiara il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. 

Cirio: "Monito a mettere in campo ogni sforzo per atti concreti"

“Ancora una volta Torino e il Piemonte piangono una vittima sul lavoro. Una tragedia che è per tutti monito a non abbassare mai la guardia e mettere in campo ogni sforzo e ogni provvedimento possibile affinché sicurezza e prevenzione non siano solo parole, ma atti concreti. Alla famiglia della vittima il cordoglio mio e della Regione Piemonte” è il commento del presidente della Regione, Alberto Cirio.

Chiorino: "Non abbassare la guardia sulla sicurezza"

"Ogni vita spezzata sul lavoro è una tragedia che lascia un dolore profondo e incolmabile. Esprimo, sconcertata, a nome mio e dell’intera Regione Piemonte, il più sincero cordoglio e la vicinanza alla famiglia della vittima. Mentre si attendono chiarimenti sulla dinamica dell’incidente, resta fermo il dovere delle istituzioni di non abbassare mai la guardia sulla sicurezza e sulla prevenzione: nessuno dovrebbe partire per il lavoro senza la certezza di poter tornare a casa dai propri cari". Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte, in merito all'incidente.

Quirico: "Dobbiamo spezzare la catena di morti"

"Non c’è mai fine alle morti sul lavoro a Torino – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – e ancora una volta accade in via Genova, in mezzo ai palazzi. Ancora una caduta dall’alto, dal cestello di una gru, ancora un operaio che non farà più ritorno a casa. Dobbiamo spezzare questa catena di morti sul lavoro che riguarda ogni settore e che non risparmia le piccole come le grandi città. Mezzi da lavoro non adeguati, formazione insufficiente e cattiva organizzazione del lavoro sono tra le cause principali degli infortuni sul lavoro e se non si interviene in maniera strutturale su questi fattori e se non si mettono in campo maggiori controlli, piangeremo ancora altre morti e altri infortuni".

Cortese: "In sette mesi 44 morti"

“Nell’esprimere profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia della vittima - dichiara il Segretario Generale della UIL Piemonte Gianni Cortese – manifestiamo la nostra indignazione per l’inarrestabile sequenza di morti sul lavoro che, in Piemonte, nei primi sette mesi dell’anno, sono stati 44, rispetto ai 36 del 2024".

Pantò (Cgil): "Innaccettabile svolgere lavori pericolosi a 69 anni"

La morte di questo lavoratore, avvenuta in una via già segnata da lutti simili, è il simbolo di un problema profondo, stratificato e sistemico che riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro. Non è solo una tragedia: è il segno di un sistema che consuma le persone fino all’ultimo giorno. È inaccettabile che a 69 anni si debba ancora lavorare in cantieri pericolosi, sospesi a metri di altezza. Serve una svolta definitiva: investire in prevenzione, formazione, ispettorati e istituire una procura nazionale per il lavoro. E pretendere che la vita venga sempre prima del profitto”, dichiara Sarah Pantò, segretaria della CGIL Torino.

Capone (UGL): "Urgono interventi immediati"

 “È inaccettabile assistere a quella che è ormai una vera e propria strage quotidiana. Una perdita immensa che pesa non solo sui loro cari, ma sull’intera società civile. L’UGL esprime profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e ribadisce che siamo di fronte a tragedie che potevano e dovevano essere evitate. Urgono interventi immediati a partire dal potenziamento dei controlli da parte degli enti ispettivi, per garantire un monitoraggio capillare soprattutto nei settori più a rischio. È inoltre necessario investire nella formazione e promuovere fin dalle scuole la cultura della sicurezza sul lavoro, rafforzando le misure di prevenzione per fermare il drammatico fenomeno delle cosiddette morti bianche”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, a seguito dei tre incidenti sul lavoro avvenuti a Torino, Catania e Monza e Brianza, in cui hanno perso la vita tre lavoratori.

Pentenero: "La sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta"

“Una ferita aperta per Torino, che torna a confrontarsi con un dramma già vissuto nel dicembre 2021, a poche centinaia di metri di distanza, quando tre operai persero la vita nel crollo di una gru edile” afferma la Presidente del Gruppo Pd del Consiglio regionale Gianna Pentenero. “Queste tragedie non possono essere archiviate come fatalità. Ogni incidente sul lavoro è una sconfitta per le istituzioni, per la società e per il sistema produttivo. La sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta, non un costo da contenere. Serve un impegno concreto e costante: più controlli, più formazione, più responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti” aggiunge Gianna Pentenero.

Ravinale, Diena, Busconi: "Come mai persone che avrebbero dovuto essere in pensione stavano lavorando su una gru?"

"Dal 19 dicembre 2021, data del precedente incidente di via Genova, a giugno di quest'anno oltre 3.500 persone sono morte in Italia lavorando e purtroppo nulla cambia. Non basta inasprire le punizioni, bisogna lavorare in profondità sulla formazione, sulla cultura, sul fatto che la vita viene prima del profitto. Lascia poi attoniti l'età della vittima e dell'altro operaio coinvolto, 69 e 70 anni: come mai persone che avrebbero dovuto essere in pensione stavano lavorando su una gru?" è il commento di Alice Ravinale, capogruppo Alleanza Verdi Sinistra Regione Piemonte, Sara Diena, capogruppo comune di Torino Sinistra Ecologista e Emanuele Busconi, consigliere comunale Sinistra Ecologista.

Massimiliano Sciullo e Daniele Angi, dalla Redazione di Torino

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