È una storia che scalda il cuore quella di Giovanni, per tutti Vanni, 58 anni, storico autista dell’ASL VC, che dopo un infarto esteso, quattro arresti cardiaci e uno scompenso acuto, è riuscito a rimettersi in piedi e a tornare alla sua vita di sempre, persino partecipando alla sagra del suo paese, come racconta sorridendo: “Non mi hanno più messo a fare lavori pesanti, ma ero alla cassa — e non potevo mancare”.
La sua vicenda, raccontata nella rubrica regionale Good News – Le buone notizie dalla sanità piemontese, è un esempio di resilienza e professionalità sanitaria. Dopo aver accusato un malore a metà maggio, Vanni si è recato al pronto soccorso di Vercelli, dove è stato immediatamente sottoposto a un intervento urgente. Ma, dopo il rientro in terapia intensiva, il primo arresto cardiaco ha fatto scattare un complesso percorso di cure che lo ha portato a fronteggiare altri tre episodi nel giro di un’ora.
«La sua fortuna è stata trovarsi già nel reparto di Cardiologia, dove è stato possibile intervenire subito» ha spiegato il direttore Francesco Rametta, che ha seguito personalmente il caso. «Il cuore era molto danneggiato, ma grazie a un intervento tempestivo e all’impianto di un defibrillatore automatico, oggi Vanni è fuori pericolo. È fondamentale ricordare che in presenza di dolori toracici o sintomi sospetti bisogna sempre chiamare il numero d’emergenza 112».
Per Vanni, oltre al ritorno alla salute, questa esperienza ha significato anche una nuova consapevolezza del valore umano del personale sanitario: «Li conoscevo per motivi di lavoro, ma ora abbiamo un legame più profondo. Mi incoraggiano ancora oggi, anche solo vedendomi in mensa».
Il direttore generale dell’ASL VC, Marco Ricci, ha voluto sottolineare l’importanza di questa storia come esempio di collaborazione e dedizione: «Vanni è la dimostrazione di quanto conti il lavoro di squadra tra medici, infermieri e personale ospedaliero. Ringrazio la Cardiologia di Vercelli per la professionalità e la passione che ogni giorno mette in campo».
Sulla stessa linea anche l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, che ha rimarcato come questa vicenda testimoni «l’eccellenza della sanità piemontese, capace di intervenire con competenza anche nelle situazioni più critiche. A Vanni va il nostro augurio per un pieno ritorno alla normalità: la sua storia ci ricorda il valore del nostro sistema sanitario e l’importanza di continuare a investirvi».
Una “buona notizia” che arriva dal cuore — in tutti i sensi — e che racconta come professionalità, tempestività e umanità possano trasformare un momento drammatico in un nuovo inizio.