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ATTUALITÀ | 13 ottobre 2025, 10:58

Verso la riapertura della Novara–Varallo: “Con 3 milioni di euro si può far ripartire la ferrovia già nel 2026”

Verso la riapertura della Novara–Varallo: “Con 3 milioni di euro si può far ripartire la ferrovia già nel 2026”AS

Verso la riapertura della Novara–Varallo: “Con 3 milioni di euro si può far ripartire la ferrovia già nel 2026”AS

Tornare a viaggiare in treno lungo la storica linea Novara–Varallo potrebbe presto non essere più soltanto un sogno. Secondo Eraldo Botta, vicesindaco di Varallo e da anni tra i principali sostenitori del progetto, la riattivazione della tratta sarebbe possibile con un investimento annuale di circa 3 milioni di euro, pari a meno dello 0,5% del bilancio regionale destinato ai trasporti pubblici.

«Con questa cifra – spiega Botta – si potrebbero garantire dieci corse giornaliere tra andata e ritorno, offrendo un servizio efficiente e sostenibile a tutta la Valsesia, in attesa che opere stradali di grande portata, come la variante di Serravalle, diventino realtà. La ferrovia, invece, potrebbe essere riaperta in tempi brevi».

Interventi e investimenti già avviati

La linea, riconosciuta come “storica” ai sensi della legge 128, è tuttora oggetto di interventi da parte di RFI. Tra i lavori più recenti figura il consolidamento della galleria di Vanzone, nel territorio di Borgosesia, con un investimento di circa 1,4 milioni di euro per impermeabilizzazione e rifacimento dei giunti.

A Varallo, inoltre, sono in corso lavori di riqualificazione della rimessa locomotive e del magazzino merci, per un valore di 1,13 milioni di euro, che trasformeranno gli spazi in un polo museale dedicato alla storia ferroviaria.

Complessivamente, tra opere concluse e in programma, gli investimenti superano gli 11 milioni di euro: ai cantieri già citati si aggiungono i 6,2 milioni stanziati per il ripristino del tratto Romagnano–Varallo, i cui lavori riprenderanno nel 2026.

Una linea che vive grazie al turismo

Dal 2015 la tratta ospita treni turistici storici in collaborazione con la Fondazione FS Italiane, iniziativa che ha permesso di mantenere viva la linea e far conoscere uno dei percorsi ferroviari più suggestivi d’Italia. Solo negli ultimi tre anni, RFI ha investito quasi 9 milioni di euro in interventi di manutenzione e valorizzazione.

Il ritorno del treno storico

Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 12 ottobre, quando il treno storico tornerà a percorrere la tratta valsesiana. I biglietti, andati esauriti in pochi giorni, testimoniano l’interesse crescente del pubblico.

«Ci auguriamo – conclude Botta – che la Regione colga il valore strategico di questa linea, non solo come mezzo di trasporto ma anche come motore di sviluppo turistico, culturale ed ecologico. Riaprire la ferrovia significherebbe ridare fiato alla Valsesia e rendere omaggio a una storia che, nel 2026, compirà 140 anni».

Redazione J.B.

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