(Adnkronos) - Più di 5.000 le donne e gli uomini della Polizia di Stato raggiunti in 9 regioni, 963 visite senologiche con controllo ecografico e sessioni di counselling effettuate in oltre 330 ore a cura degli specialisti, con un’adesione che sfiora l’85%: sono numeri importanti, che confermano l’interesse suscitato dall’iniziativa che ha offerto l’opportunità di sottoporsi a una visita di controllo senologico e ad esame ecografico all’interno degli Uffici Sanitari Provinciali della Polizia di Stato. Undici gli Istituti e le Scuole di formazione della Polizia di Stato che hanno ospitato quest’anno il progetto, dal Nord al Sud del Paese: Alessandria, Peschiera del Garda, Piacenza, Trieste, Vibo Valentia, sedi delle Scuole Allievi Agenti, Roma e Nettuno, sedi rispettivamente della Scuola Superiore di Polizia e dell’Istituto per Ispettori. Le ultime tappe hanno portato il progetto alla Scuola Allievi Agenti di Campobasso, all’Istituto per Sovrintendenti di Spoleto, al Centro di addestramento e istruzione professionale di Abbasanta e alla Questura di Palermo.
Questi i risultati della II Edizione di 'Care for Caring – Ambasciatrici della Prevenzione' (www.careforcaring.it) illustrati questa mattina alla Scuola Superiore di Polizia di Roma, alla presenza del Prefetto Vittorio Pisani, Capo della Polizia, direttore generale della Pubblica Sicurezza, che ha sottolineato la rilevanza di questa iniziativa, oggi pilota, ma meritevole di essere implementata ed estesa quanto più possibile alle persone che fanno parte della Polizia di Stato, per garantire la massima tutela sanitaria delle risorse umane. Ha inoltre messo in evidenza come la serenità sanitaria incida sulla serenità lavorativa e introdurre misure di controllo sanitario a tutela del personale - soprattutto quello impegnato in attività operative - e migliorare l’accesso alla diagnosi e alle cure significhi garantire puntualmente la vita delle persone.
Prevenzione, cura, attenzione, sicurezza, stili di vita sani, queste sono le parole chiave del progetto. L'obiettivo nel 2025 è stato raggiunto: sensibilizzare le giovani donne sul valore della prevenzione in ogni fase della vita e aumentare l’adesione agli screening per un’equità di accesso in tutte le regioni italiane. Ma non solo: 'Care for Caring 2.0' ha puntato a diffondere un messaggio di attenzione e cura della salute anche al di fuori delle forze dell’ordine, rendendo le giovani in formazione a loro volta ambasciatrici attive verso la cerchia di familiari, conoscenti, amiche, colleghe. Venticinque gli specialisti che hanno prestato servizio tra senologi, radiologi, chirurghi. Anche per loro un’esperienza diversa, arricchente e di grande soddisfazione, proprio in ragione dell’interesse dimostrato dalle giovani donne, con le quali hanno intavolato un dialogo molto aperto volto ad accrescere la loro consapevolezza sull’importanza della prevenzione. Un terreno fertile nel quale la cultura della prevenzione potrà attecchire e prosperare per una vita in salute. Ventuno le giovani donne indirizzate a Strutture, Presidi o Poliambulatori del territorio per ulteriori accertamenti diagnostici.
Al momento della visita e dei colloqui le Allieve hanno potuto beneficiare di sessioni di counseling educazionale, a cura degli stessi medici specialisti, sull’importanza di sottoporsi ai controlli mammografici previsti dal Servizio Sanitario Nazionale e dalle Regioni, eseguire l’autopalpazione, seguire stili di vita sani. E hanno ricevuto materiale informativo-educazionale. Ideata e coordinata da Ladies First e promossa dalla Polizia di Stato, anche l’Edizione 2025 di Care for Caring 2.0 ha ricevuto il patrocinio dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), società scientifica di riferimento in oncologia, e di Fondazione Aiom. Ladies First ringrazia AstraZeneca, main sponsor, che con la sensibilità e l’attenzione alla prevenzione ha reso possibile la realizzazione di questo importante progetto, e i partner tecnici GE HealthCare e Samsung Healthcare Italia che hanno messo a disposizione la loro tecnologia all’avanguardia per i controlli ecografici.
"Il progetto Care for Caring è importante per la sensibilizzazione e la prevenzione del tumore al seno e alla mammella, che vede protagonista in prima linea la Polizia di Stato - ha detto Nicola Molteni, Sottosegretario di Stato all’Interno, ha dichiarato a margine dell’evento - che si qualifica come una forza capace di garantire sicurezza al Paese sotto molteplici punti di vista: protagonista nella modernità nella prevenzione sanitaria, non solo delle sue componenti interne, ma di tutte le donne italiane". L’onorevole Cristina Almici, XIII Commissione (Agricoltura), componente Commissione parlamentare d’Inchiesta sul Femminicidio Camera dei deputati, ha sottolineato come "Care For Caring 2.0 sia un progetto che unisce salute e sicurezza in un gesto di riconoscenza e responsabilità collettiva: prendersi cura di chi ogni giorno si prende cura degli altri. Nato dalla collaborazione tra Ladies First e la Polizia di Stato, il progetto ricorda che la prevenzione è il primo atto di sicurezza e che la cura — come la protezione — è una forma di coraggio".
La senatrice Paola Mancini, della X Commissione Permanente (Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale), ha messo in evidenza come Care for Caring rappresenti un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni, mondo scientifico e società civile, che pone la cura e la prevenzione al centro della sicurezza e del benessere collettivo. Con questa iniziativa, la Polizia di Stato dimostra che prendersi cura della salute di chi tutela il Paese significa rafforzare la sicurezza stessa della nostra comunità".
"Nel 2025, grazie alla sensibilità della nostra Amministrazione Centrale, il progetto 'Care for Caring – Ambasciatrici della Prevenzione' è stato esteso a tutti gli Istituti di formazione del territorio nazionale, dopo la positiva esperienza avviata nel 2024 in Lombardia e in Emilia-Romagna. L’iniziativa - ha evidenziato Mario Mazzotti, dirigente generale Medici della Polizia di Stato, Referente per il Progetto Care for Caring -,accolta con grande favore dalle nostre allieve, promuove la cultura della prevenzione e della salute come parte integrante della formazione e dell’identità professionale. Attraverso la rete della Polizia di Stato, possiamo raggiungere anche le aree dove l’adesione ai programmi di screening è ancora bassa, contribuendo a diffondere consapevolezza e accesso equo alla prevenzione. I risultati confermano l’importanza di informare e sensibilizzare le fasce più giovani, perché la prevenzione rappresenta il primo e più concreto strumento di tutela della vita e di responsabilità verso la comunità".
"Scoprire una patologia il più precocemente possibile, anche prima della comparsa dei sintomi, permette di controllarne l’evoluzione. In questo modo possiamo offrire maggiori possibilità di cura, terapie meno aggressive e meno impattanti sulla qualità di vita, con una notevole riduzione della mortalità. Prevenire è creare salute. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: quando sembra difficile trovare il tempo per un esame, occorre pensare che si tratta di pochi minuti che valgono una vita - ha sottolineato Benedetto Longo, professore associato di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, Tor Vergata -. Delle 963 donne visitate, 21 sono state indirizzate agli ospedali per accertamenti, con l’auspicio che si tratti semplicemente di escludere una patologia anziché diagnosticarla. Ma anche ci si trovasse nel secondo caso, si avrà modo di intervenire subito, rassicurare, sperabilmente risolvere. Il nostro impegno come medici è anche quello di rafforzare la cultura della prevenzione, ampliando la partecipazione agli screening tra le donne che oggi non rientrano nei programmi offerti dal Ssn. Ci auguriamo che campagne come questa possano ripetersi, magari coinvolgendo anche altre categorie professionali, per amplificare sempre più l’azione della prevenzione e moltiplicare le opportunità di individuare precocemente i casi, di agire tempestivamente".
'Care for Caring' è un "esempio concreto di come generare il massimo valore attraverso la prevenzione – ha detto Francesca Patarnello, Vice President Market Access & Government Affairs di AstraZeneca Italia –. Questo progetto rappresenta l’idea di una sanità che si costruisce insieme e dove la prevenzione si realizza con azioni concrete a favore di una comunità così generosa come quella delle donne che svolgono un lavoro importante come quello nella Polizia di Stato. È un esempio in cui la collaborazione tra impresa e istituzioni non si sostituisce ma si affianca al Servizio Sanitario, potenziandolo per favorire modelli di salute sostenibili e inclusivi, basati su percorsi integrati di prevenzione, cura e assistenza. Con 'Care for Caring' rinnoviamo il nostro impegno affinché la salute diventi davvero un bene collettivo, ricordando a tutte le donne di seguire i programmi di prevenzione offerti dal nostro Ssn. Ringraziamo inoltre la Polizia di Stato per la preziosa collaborazione che, anche quest’anno, ci ha permesso di raggiungere ancora più donne in altre realtà del nostro Paese”.
"Le tecnologie di precisione rappresentano oggi un pilastro fondamentale per rafforzare i programmi di screening, offrendo ai clinici strumenti sempre più avanzati per individuare segnali precoci e orientare con maggiore efficacia i percorsi diagnostici e terapeutici. Questo approccio consente di intervenire tempestivamente con ricadute positive sulla qualità della vita e l'efficienza del sistema" ha commentato Sofia Ducci, Government Affairs, Policy & Health Economics Specialist di GE Healthcare. "Partecipare a un’iniziativa come 'Care for Caring' per noi rappresenta un impegno concreto nella diffusione della cultura della prevenzione, soprattutto tra le nuove generazioni. Siamo convinti che la tecnologia, quando messa davvero al servizio delle persone e dei professionisti della salute, possa fare la differenza, rendendo possibili diagnosi più tempestive e percorsi di cura più efficaci. Per questo sosteniamo progetti che, come Care for Caring, sanno unire istituzioni, ricerca e imprese in un obiettivo comune: promuovere la salute e costruire un futuro migliore" ha concluso Dario Guido, Vice President of Health & Medical Equipment Division di Samsung Electronics Italia.











