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COSTUME E SOCIETÀ | 31 ottobre 2025, 10:03

Valsesia, torna la campagna di prevenzione sulla neve: “Informati, divertiti, torna a casa felice”

Valsesia, torna la campagna di prevenzione sulla neve: “Informati, divertiti, torna a casa felice”

Valsesia, torna la campagna di prevenzione sulla neve: “Informati, divertiti, torna a casa felice”

Con l’arrivo della stagione invernale, l’Unione Montana dei Comuni della Valsesia rilancia la campagna di sensibilizzazione “Informati, divertiti, torna a casa felice”, dedicata alla sicurezza in montagna e alla prevenzione degli incidenti da valanga. L’iniziativa, promossa in collaborazione con la Protezione Civile regionale e gli operatori del territorio, invita escursionisti, scialpinisti e appassionati di neve a prepararsi con consapevolezza prima di affrontare ogni uscita.

Pianificare con attenzione

Prima di partire, è fondamentale verificare il corretto funzionamento di ARTVA, sonda e pala, strumenti indispensabili per la sicurezza, e consultare sempre i bollettini valanghe e meteo. Gli esperti ricordano che pendii superiori ai 30 gradi sono potenzialmente pericolosi e che la conoscenza del terreno può fare la differenza: “Se la neve è il problema, il terreno è la soluzione”.

Sicurezza prima di tutto

Prima dell’escursione, è bene assicurarsi che tutti i compagni siano dotati dell’attrezzatura necessaria e che sappiano utilizzarla correttamente. Inoltre, è importante valutare le proprie capacità rispetto alla difficoltà del percorso e controllare la situazione locale — vento, temperatura e condizioni di innevamento possono influenzare notevolmente il rischio valanghe.

Durante l’escursione

La prudenza deve restare alta lungo tutto il percorso: è consigliato adattare il comportamento al problema valanghivo segnalato nei bollettini, osservare eventuali segnali di instabilità (come fessurazioni, rumori di assestamento o valanghe recenti) e mantenere le distanze di sicurezza, almeno 10-15 metri anche in discesa. Attenzione anche alle “trappole naturali” come salti di roccia, impluvi o torrenti.

I consigli “da tenere in tasca”

  • I sentieri estivi possono essere pericolosi in inverno: il tracciato va spesso modificato.

  • Anche i freerider devono prestare attenzione: le valanghe possono staccarsi a pochi metri dalle piste.

  • Dopo 10-15 minuti sotto la neve, le probabilità di sopravvivenza si riducono drasticamente: è fondamentale esercitarsi regolarmente nell’autosoccorso.

  • In caso di incidente, chiamare sempre il 112. Anche se non ci sono travolti, segnalare la valanga evita l’attivazione di soccorsi inutili.

L’invito dell’Unione Montana è chiaro: “La montagna è un luogo meraviglioso, ma richiede rispetto, conoscenza e responsabilità. Informarsi e prepararsi bene è il primo passo per vivere la neve in sicurezza e tornare a casa felici.”

Redazione J.B.

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