Con voto unanime, la Conferenza dei Delegati dell’Autorità d’Ambito Egato-2 ha approvato lo scorso 31 ottobre lo schema della convenzione che regolerà i rapporti tra la stessa autorità e BCV Acque S.p.A., confermando così l’affidamento “in house” della gestione del servizio idrico integrato per le province di Biella e Vercelli, oltre che per i territori di Casale Monferrato e Valenza.
La decisione rappresenta un passaggio cruciale nel percorso verso una gestione unitaria e pubblica dell’acqua, come previsto dal cronoprogramma fissato dal commissario ad acta Andrea Fluturo, nominato dalla Regione Piemonte. L’approvazione avviene in linea con le indicazioni dell’Autorità nazionale di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e nel rispetto della normativa vigente.
La Conferenza dei Delegati, che rappresenta il 62% delle quote complessive, ha dato il via libera definitivo dopo aver già approvato a settembre il pacchetto di documenti contenente piano industriale, finanziario e organigramma della società. BCV Acque riunisce i precedenti gestori territoriali Cordar Biella, Cordar Valsesia, S.I.I. e AM+, formando un unico soggetto pubblico operativo.
Il presidente Fabrizio Amatelli e l’amministratore delegato Leonardo Gili hanno annunciato l’avvio immediato delle procedure di trasferimento dei 253 dipendenti dalle società precedenti, garantendo la continuità del servizio e il rispetto degli accordi sindacali.
«Con questa decisione – sottolinea la società – si apre una nuova era per la gestione dei servizi idrici locali, che avrà come protagonisti gli enti pubblici e le comunità del territorio».
L’operazione, interamente affidata alla gestione pubblica, rappresenta una garanzia per i circa 400mila abitanti coinvolti, assicurando trasparenza, investimenti diffusi e tutela delle aree montane e periferiche. Il piano complessivo prevede quasi 1 miliardo di euro di investimenti in 30 anni, ai quali si aggiungono ulteriori 2 miliardi di euro di gestione ordinaria.
Per la Valsesia, questa transizione segna un passo importante: la gestione dell’acqua rimane saldamente nelle mani pubbliche, a tutela di un bene essenziale e del suo valore per l’ambiente e la collettività.











