Rispondiamo alla domanda di un lettore che ci chiede: ho intenzione di investire una piccola somma (derivante da BTP incassati) di mia moglie in un ETF obbligazionario a scadenza. Come rischio e rendimento rispetto al BTP sono meglio? Vorrei indirizzarmi sul titolo con codice ISIN IE000264WWY0
ETF obbligazionari a scadenza
Iniziamo col definire di cosa si tratta: sono strumenti quotati, introdotti recentemente, che investono in panieri di obbligazioni (governative o corporate) e hanno una vera e propria vita utile.
L’ETF infatti in questo caso, a differenza dei normali ETF obbligazionari, ha una scadenza proprio come avviene per le normali obbligazioni: al raggiungimento della data l’ETF si estingue e le quote vengono rimborsate all’investitore.
Questo meccanismo fa sì che il prodotto sia una via di mezzo tra un ETF obbligazionario e una singola obbligazione. Infatti gode dell’ampia diversificazione tipica dell’ETF e vede la sua duration ridursi progressivamente, man mano che ci si avvicina alla scadenza del prodotto (come nel caso delle obbligazioni).
Inoltre, proprio come avviene per le singole obbligazioni, il capitale ed il rendimento sono noti e garantiti a scadenza (salvo default dell’emittente), cosa che non avviene nel caso degli ETF obbligazionari non a scadenza: in questo caso infatti il valore della quota è soggetto alle fluttuazioni tipiche del mercato ed al fatto che per mantenere la duration costante l’ETF è costretto a vendere i titoli la cui scadenza si avvicina, per comprarne altri con scadenza più lontana.
L’ETF IE000264WWY0 iShares iBonds Dec 2028 Term EUR Corporate UCITS ETF EUR (Dist)
Il prodotto di cui ha scritto il lettore si caratterizza come segue:
· Emittente iShares
· Scadenza dicembre 2028
· Investimento in obbligazioni corporate (aziende) con scadenza entro dicembre 2028, di tipo investment grade
· TER (costo annuo di detenzione dell’ETF) 0,12%
· Tassazione degli utili 26% (siamo in presenza di obbligazioni di tipo corporate)
· Il prodotto distribuisce le cedole che via via riceve dai titoli che ha in portafoglio
Il prodotto ad oggi ha una yield to maturity del 2,61%. Si tratta del rendimento annuo che si otterrebbe in caso di acquisto del prodotto in data odierna e detenzione fino alla scadenza.
A fronte di una YTM del 2,61%, del TER dello 0,12% e della tassazione degli utili del 26%, il prodotto otterrebbe un rendimento annuo netto dell’1,84%.
Se lo andiamo a confrontare con un titolo di Stato governativo italiano di pari scadenza, per esempio il BTP 1/12/2028 con cedola del 2,8% (IT0005340929), troviamo che questo ha un rendimento lordo a scadenza del 2,32%.
A differenza dell’ETF però non presenta alcun TER e gode di tassazione agevolata al 12,5% essendo un titolo di stato: questo fa sì che il rendimento annuo netto risulti essere del 2,03%.
Pertanto possiamo concludere che non risulta in questo caso conveniente investire nello specifico ETF a scadenza, ma è preferibile collocarsi sul titolo governativo italiano, che offre un rendimento netto maggiore.
È vero che l’ETF in questione gode di una maggiore diversificazione in quanto contiene al suo interno 372 titoli, tuttavia non si ritiene il titolo governativo italiano a 3 anni particolarmente rischioso da non poter essere acquistato e detenuto fino a scadenza.
Per completezza si segnala che il BTP 1/12/2028 scambia attualmente sopra il prezzo di emissione, pertanto chi lo acquistasse oggi incasserebbe a scadenza una minusvalenza: il problema è facilmente ovviabile acquistando l’analogo BTP futura, scadenza 17/11/2028, che quota sotto 96 e offre rendimento analogo.
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Andrea Fabbris – Consulente Finanziario Indipendente
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