A fare il punto è Davide Ghezzi, direttore tecnico di un tour operator e gestore dell’Hotel Cristallo di Alagna. Secondo i dati indicati, tra il 10 e il 17 dicembre sono arrivate circa 140 persone dal Regno Unito, ospitate tra Indren e Cristallo. Qualche giorno prima, dal 6 al 12 dicembre, la località ha accolto anche un gruppo di 25 studenti legati a una scuola inglese con sede a Dubai, un arrivo che viene segnalato come prima esperienza di questo tipo per l’alta valle e come apertura verso un mercato nuovo.
Ricadute sul territorio
La presenza di gruppi, oltre alle strutture ricettive, ha coinvolto diversi operatori locali. In particolare, si segnalano effetti su noleggi sci, ristorazione (con riferimento ai pranzi in quota e alle attività del paese), scuola di sci e servizi di trasporto impegnati nei collegamenti con gli aeroporti.
Alagna non è nuova all’accoglienza di comitive internazionali e, anche per i mesi più “forti” dell’inverno, sono previste ulteriori presenze. Parallelamente prosegue il lavoro di promozione sui mercati esteri, con un’attenzione specifica al Regno Unito, nell’ottica di allargare la platea dei visitatori oltre a quella scandinava, storicamente legata allo sci in Valsesia.
Con le feste crescono anche gli italiani
Con l’ingresso nel periodo natalizio, la valle registra anche l’aumento del turismo italiano, sia ad Alagna sia a Mera. In molti casi si tratta del rientro nelle seconde case e di presenze che, secondo le strutture, si muovono su livelli in linea con gli anni passati, con disponibilità via via più limitate sulle principali piattaforme di prenotazione.
Un avvio che, numeri alla mano, conferma come la Valsesia riesca a richiamare un pubblico vario: dagli appassionati che arrivano dall’estero con pacchetti organizzati, fino alle famiglie e ai gruppi italiani che scelgono le località della valle per le giornate di neve e le vacanze di fine anno.
