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ATTUALITÀ | 20 febbraio 2020, 10:32

Borgosesia, Comune “in giallo” per il mese della consapevolezza dell’endometriosi

Borgosesia, Comune “in giallo” per il mese della consapevolezza dell’endometriosi

Per tutto il mese di marzo il palazzo comunale di Borgosesia “indosserà” una livrea gialla, simbolo dell’adesione della città all’iniziativa nazionale volta alla sensibilizzazione sul tema dell’endometriosi, malattia cronica molto diffusa che colpisce le donne in età fertile.

«Il nostro Comune, come molti altri Comuni italiani – spiega Lucia Cheso, consigliere comunale con delega alla Sanità - sostiene in questo modo il movimento mondiale per l’informazione e la prevenzione dell’endometriosi, la “WorldWide Endomarch”, marcia che si terrà a marzo in 55 capitali del mondo, tra le quali anche Roma, dove l’evento è fissato per il 28 marzo». Come si manifesta l’endometriosi? Con problemi fisici dovuti alla migrazione delle cellule della mucosa uterina in altri organi addominali.

E’ ancora Cheso a spiegare la sintomatologia e sue conseguenze su chi ne soffre: «La migrazione delle cellule può interessare l’intestino, la vescica o i reni e causa sanguinamenti, dolori disseminati e frequentemente rappresenta una delle cause della sterilità femminile – dice Lucia Cheso – ed essendo una patologia cronica, nella maggior parte dei casi né la terapia chirurgica né quella medica riescono ad essere totalmente risolutive».

Si tratta dunque di una patologia seria, per la quale è necessario sviluppare una maggiore consapevolezza: «La sensibilizzazione della popolazione e l’importanza dell’informazione a scopo preventivo sono per la nostra amministrazione dei veri e propri capisaldi – commentano insieme la consigliera Lucia Cheso ed il Sindaco Paolo Tiramani – abbiamo sempre condiviso e sostenuto le iniziative, sia nazionali che locali, che ci sono state proposte negli anni dalle varie associazioni e fondazioni con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulle tematiche legate alla sfera della salute. Anche questa volta diamo volentieri il nostro piccolo contributo, trasformando il Comune, casa di tutti i cittadini, in un faro giallo a sostegno delle donne affette da questa malattia».

Redazione g. c.

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