Cinque posti letto per il reparto di Oncologia dell'ospedale Sant'Andrea. E l'ipotesi di restituire autonomia all'Oncoematologia, per tanti anni vero e proprio fiore all'occhiello della sanità vercellese e oggi trasformata in una "costola" della Medicina Interna.
E' l'assessore regionale Luigi Genesio Icardi ad annunciare, insieme al presidente della commissione Sanità, Alessandro Stecco, l'avvio del percorso che poterà al superamento della Dgr 1-600 che aveva ridisegnato la sanità piemontese riducendo posti letto e strutture semplici.
"Il nostro obiettivo è superare il vincolo che aveva lasciato i reparti senza posti letto", dice Icardi alla presenza della manager Asl, Chiara Serpieri, dei dirigenti dell'Asl, dei diversi rappresentanti dell'amministrazione comunale e provinciale vercellese e del parlamentare Paolo Tiramani. Per raggiungere questo obiettivo la Giunta regionale adotterà uno specifico atto di modifica dei piani aziendali che erano stati elaborati in rispetto alle disposizioni della Dgr 1-600, dando il via a un nuovo modello organizzativo.
"Attorno ai posti letto oncologici - spiega il consigliere regionale Stecco - deve nascere una nuova forma di gestione multidisciplinare del malato che coinvolga tutti: dai medici di famiglia, che sono i primi ad avere a che fare con il paziente nella fase diagnositica e che successivamente lo riprendono in carico dopo la fase acuta, agli specialisti che ruotano attorno al malato quando è in ospedale. Un'esigenza fortemente sentita dal nostro territorio che oggi trova una risposta".
Una risposta che, ricorda il presidente della commissione Sanità, era molto attesa: "Negli ultimi anni sono state raccolte migliaia di firme per chiedere il ritorno di questi posti letto - aggiunge -: ringrazio per lo sforzo i comitati civici e i movimenti politici che hanno operato per la difesa dei servizi del nostro ospedale e naturalmente l'Ordine dei Medici".
A introdurre il tema dell'Oncoematologia, invece, è il parlamentare Paolo Tiramani: "Per anni è stato il fiore all'occhiello della sanità vercellese e valsesiana grazie alle professionalità che hanno fatto crescere la qualità delle prestazioni - dice -. In questa nuova organizzazione spero vi sia un'attenzione speciale per questa struttura che svolge un'opera fondamentale". Dopo l'introduzione della Dgr 1-600, gli oncoematologi del Sant'Andrea e del Santi Pietro e Paolo di Borgosesia affiancano, di fatto, l'attività specialistica a quella di medici internisti, con tutte le conseguenze del caso per il servizio. La possibilità, ventilata dalla manager Serpieri, di restituire autonomia funzionale al servizio, ricreando una struttura semplice di Oncoematologia, potrebbe essere una risposta a questa sollecitazione. E, sicuramente, avere una struttura autonoma garantirebbe anche il potenziamento dei servizio, con l'arrivo di nuovi specialisti. Ciò che non è del tutto definito, al momento, sono i tempi. "E' un ragionamento che stiamo facendo a livello dirigenziale - spiega Serpieri - e che potrebbe riguardare anche altre discipline che la Dgr 1-600 aveva ricondotto nell'orbita delle strutture complesse".
Su quest'ultimo versante c'è poi da registrare un ulteriore annuncio dell'assessore Icardi: la possibilità di ampliare di un "primariato" (nel caso dell'Asl Vercelli) le strutture complesse che, sempre sulla base della direttiva del 2014, erano state compattate.