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COSTUME E SOCIETÀ | 01 maggio 2020, 17:22

Il 1° Maggio a Romagnano Sesia, il sindaco: "Collaborare per ripartire insieme"

Il 1° Maggio a Romagnano Sesia, il sindaco: "Collaborare per ripartire insieme"

A Romagnano Sesia, come da tradizione, si ritrovano i sindacati per la manifestazione del 1° Maggio. Quest'anno, per le restrizioni dettate dalla situazione emergenziale, non si è svolto il corteo, ma si sono ritrovati solo i rappresentanti dei sindacati (Carlo Innaciotti per la CISL e Giovanni Lo Grasso per la CGIL)  e il Sindaco Alessandro Carini per la deposizione dei fiori alla lapide di Giuseppe Giustina e al monumento dei caduti. Il semplice momento è stato trasmesso sui social in diretta.

Il Sindaco, nel suo intervento, ha ricordato gli art.1 e 4 della Carta Costituzionale sottolineando come sia "difficile oggi celebrare la Festa del Lavoro, visto che a rischio è proprio il lavoro stesso. Mai come oggi sentiamo lontani gli art.1 e art 4. Quello che stiamo vivendo - ha sottolineato - E’ un tempo di sofferenza, ma come ho detto più volte non dobbiamo farci prendere dalla paura e desolazione, ma dobbiamo trovare iniziative innovative che infondino un’aria vitale, per una rinascita ad ogni livello economico e sociale come è stato per il boom economico italiano nel dopoguerra". Il primo cittadino ha sottolineato come tutti i settori dell'economia, dalle grandi alle piccole aziende, dal turismo alla cultura, dalla ristorazione all'artigianato e il piccolo commercio sono messi completamente a dura prova e in ginocchio.

"Per questo oggi non possiamo dire che festeggiamo il lavoro, ma dobbiamo impegnarci a trovare la spinta di cui abbiamo bisogno per ripartire non lasciandoci vincere da scoraggiamento, pessimismo e rassegnazione. Nessuno vuole essere assistito, ma vogliamo essere sostenuti, aiutati a ripartire. Vogliamo che si creino le “condizioni che rendano effettivo il diritto al lavoro” come recita art. 4 della Costituzione". Per trovare questa nuova vitalità, secondo il Sindaco "dobbiamo essere tutti protagonisti, uscendo dalle dispute o posizione ideologiche, e collaborare agendo in modo nuovo, nonostante dobbiamo essere tutti coscienti che i tempi della ripresa saranno lunghi".

Poi ha rivolto un pensiero ai lavoratori "permettetemi in questo giorno di ringraziare tutte le persone che in questi giorni non si sono tirati indietro e hanno anche perso la vita sul lavoro per soccorrerci e prestare aiuto o consolazione. Lo dobbiamo anche a loro nel trovare le forze giuste per ripartire. Dobbiamo far si che l'Italia diventi veramente una Repubblica democratica, fondata sul lavoro (art 1) e riconosca a tutti i cittadini il diritto al lavoro (art.4)".

Comunicato Stampa - bi.me.

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