Sono rientrati nella loro casa a Belgrado, giusto in tempo prima della nuova chiusura delle frontiere per l'emergenza Covid-19 nel Paese, i due bambini serbi di 13 e 7 anni che nei mesi scorsi erano stati sottoposti, all'ospedale Regina Margherita di Torino, a un trapianto combinato di fegato e rene per una grave malattia congenita che coinvolge entrambi gli organi, portando alla dialisi e alla cirrosi epatica già dalla tenera età.
Il trapianto combinato di rene e fegato è un intervento molto complicato e proprio per questo non è disponibile in Serbia. I bambini erano stati accolti a Torino grazie a una rete di mediazione culturale coordinata dalla onlus Collettivo Azione Pace. Nel periodo della loro permanenza in città sono stati inseriti nella scuola Vittorino da Feltre. Dopo l'operazione, la chiusura delle frontiere li ha trattenuti nel capoluogo piemontese per un paio di mesi. Non appena è stato possibile sono stati riportati insieme alle loro mamme a Belgrado dove sono tornati a guastare le "caramelle di Serbia" di cui sentivano la mancanza.
Il team dei trapianti continuerà a seguire i due bambini a distanza e con visite reciproche a Belgrado e a Torino: da questa collaborazione è nato il Centro trapianti di rene pediatrico a Belgrado e le attività di formazione proseguono affinché possa ulteriormente migliorare la medicina dei trapianti.