Con "Un sorso di Alto Piemonte" si apre un cartellone che vedrà impegnati per molti mesi di questo 2022 Enoteca Regionale di Gattinara ed EgoGusto, l’hub di promozione del territorio nato nella sede di Coverfop Gattinara.
EgoGusto nasce per valorizzare le eccellenze del “terroir” Gattinarese e dei suoi dintorni e in generale della Provincia di Vercelli. L’hub è nato con questa missione ”... creare uno spazio in cui il dialogo culturale sia lo stimolo per sperimentare e promuovere le specificità territoriali”. Le prossime tappe di questa missione arriveranno a breve. Con un’iniziativa benefica e con altri eventi.
Ma adesso soffermiamoci a raccontare il primo evento. L’idea è una rassegna dedicata ai vini e ai vitigni autoctoni dell’Alto Piemonte denominata “Un sorso di… Alto Piemonte”. Il primo appuntamento è dedicato al Bramaterra ed è programmato per martedì 29 marzo nello spazio espositivo di Villa Paolotti, dalle 17 alle 21, un banco di assaggio con i produttori del Bramaterra. L’iniziativa è promossa da F.I.S. (Fondazione Italiana Sommelier) in collaborazione con Enoteca Regionale di Gattinara, Co.Ver.Fo.P. e Comune di Gattinara.
Perché il Bramaterra? Il Bramaterra è una delle sette DOC dell’Alto Piemonte ed è prodotto nelle province di Biella e Vercelli, in particolare nei Comuni di Masserano, Brusnengo, Curino, Roasio, Villa del Bosco, Sostegno e Lozzolo. Il territorio del Bramaterra occupa la porzione meridionale delle Rive Rosse, un’ampia zona collinare estesa per decine di chilometri, poco antropizzata, per la gran parte ancora dominata da fauna e flora selvatiche, con estesi boschi ricchi di querce, castagni e betulle. Geologicamente troviamo una corona di 3 differenti isole di porfido quarzifero, roccia lavica poco compatta perché derivata da magmi ricchi di gas, di origine Permiana, cui si affiancano un’isola calcarea (a Sostegno) e estese presenze di sabbie e argille di origine marina (soprattutto nella sezione più a est della denominazione).
La vicinanza con il Monte Rosa offre una barriera naturale dai venti montani e garantisce un microclima favorevole per la coltivazione della vite. I vini DOC Bramaterra e Bramaterra riserva devono essere ottenuti da uve dal 50 all’80%; Croatina, fino a un massimo del 30%; Uva rara (Bonarda novarese) e Vespolina da sole o congiuntamente fino a un massimo del 20%. Il vino Bramaterra DOC deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento minimo di 22 mesi di cui 18 il legno, mentre la versione “riserva” di 34 mesi di cui almeno 24 in legno.
I vini Bramaterra e Bramaterra riserva possono essere accompagnati dalla menzione aggiuntiva “vigna” seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale purché il vigneto abbia un’età di impianto di almeno 7 anni.
Perché partecipare all’evento? E’ un’occasione unica vedere riuniti tutti, o quasi tutti, i produttori di Bramaterra, rappresentativi dell’incredibile biodiversità delle differenti zone di produzione. E poter parlare con loro, sentire raccontare le loro storie. Un’opportunità davvero non consueta per degustare i diversi Bramaterra, un vino minore per diffusione, ma non certo secondario per valore e qualità.
Il banco di assaggio, gestito dai sommelier della Fondazione Italiana Sommelier, sezione Novara - Vercelli, sarà aperto al pubblico martedì 29 marzo, dalle ore 17 alle ore 21 al costo di 20 euro. Per accedervi è necessario essere in possesso del green pass rafforzato e muniti di mascherina.
Per informazioni e prenotazioni contattare il numero: 345 385 1052