Martedì I agosto, alle ore 18, alla Segheria di Rassa, sarà inaugurato il secondo percorso espositivo del progetto di drammaturgia montana partecipata “Nidi, nodi. Fluidi” della drammaturga milanese Sonia Arienta, realizzato con la coordinazione dell’Unione Montana Valsesia ed il supporto di diversi partner del territorio: «Dopo il successo di Rima – spiega l’Assessore alla Cultura di UMV, Attilio Ferla – il lavoro di Sonia Arienta prosegue a Rassa, dove il I agosto saremo felici di inaugurare con lei il nuovo percorso espositivo, declinato in varie installazioni, in punti molto significativi sia dal punto di vista antropologico che paesaggistico. Le installazioni rimarranno visitabili fino al 30 settembre – aggiunge l’Assessore – e costituiranno un ulteriore appeal per i turisti che visiteranno il nostro territorio nel periodo estivo: assolutamente da non perdere. Ringrazio Sonia Arienta per il bellissimo lavoro che sta realizzando».
E’ la stessa drammaturga ad illustrare il percorso espositivo di Rassa: «Durante i giorni di permanenza nel Comune di Rassa ho individuato alcuni luoghi particolarmente significativi e simbolici per la vita del paese e per le sue attività recenti e passate – spiega Sonia Arienta - luoghi che sono diventati le sedi di accoglienza per i lavori che ho realizzato durante le tre settimane di permanenza in questo territorio, nonché il risultato della collaborazione, dei dialoghi con gli abitanti e con alcuni villeggianti di lungo corso».
I luoghi coinvolti sono molto differenti fra loro: una pensilina degli autobus da tempo in disuso, un locale pubblico annesso al Municipio, un vecchio lavatoio, la Segheria, la Ca’ dla Cresta. Sono stati scelti in virtù delle loro specifiche funzioni così da creare un’interazione e uno scambio dialettico con le opere inserite, per contrasto o per affinità, a seconda dei casi. All’entrata del paese si trova la prima installazione: «Ho utilizzato la ex pensilina dell’autobus come sede del “Pensatoio geografico”, un luogo nel quale il visitatore può sedersi e immaginare tutti i viaggi possibili, confrontarsi con l’immaginario legato al viaggio degli abitanti di Rassa – spiega ancora la drammaturga - troverete cartine geografiche di diversa natura con le quali interagire attraverso la propria e l’altrui immaginazione».
Nel proseguire lungo la via principale (Via Marconi), sotto ai portici del Municipio, si trova un piccolo locale sempre aperto al pubblico, familiarmente noto come baretto senza oste, e l’angolo book-crossing: «In questo luogo, sulla parete principale è posta l’installazione fotografica “Bacheca pubblica”, costituita dalle fotografie dei luoghi preferiti dagli abitanti di Rassa e nell’angolo biblioteca l’installazione “Rivelazioni nascoste” – racconta Arienta - nella nicchia sotto le scale di accesso al Comune trova spazio invece “NIDI I”. Ripresa la via principale - aggiunge - si prosegue fino al primo ponte, accanto alla fontana trovate una scaletta che porta al sottostante lavatoio in disuso, al suo interno è collocata l’installazione “NIDI II” e “Parole d’acqua”. La scala d’accesso è impervia e stretta – consiglia la drammaturga - procedete con cautela, l’accesso è consentito ai minori solo se accompagnati».
Dal primo ponte che attraversa il torrente Sorba, la visita procede fino al centro, da dove si inizia ad osservare sulle vetrate della Segheria, sulla sponda opposta, l’installazione “Appunti per un polittico”, che prosegue all’esterno della medesima struttura: «Potete proseguire verso il secondo ponte – conclude Sonia Arienta - nei pressi del quale trovate la Ca’ dla Cresta dove è posta “Rivelazioni nascoste II” e “».
Le visite sono gratuite e non occorre prenotare.
Date, luoghi e approfondimenti: Instagram @nidinodifluidi; www.drammaturgieurbane.com e www.soniaarienta.com (con i relativi profili IG e FB); siti istituzionali dei Comuni di Alto Sermenza, Carcoforo, Civiasco, Rimella, Rassa, Rossa, Unione Montana Valsesia.
Per info: info@drammaturgieurbane.com e info@soniaarienta.com