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ATTUALITÀ | 30 gennaio 2024, 20:36

"Il futuro della Valle dipende dall'ovovia di Mera"

Un appello legato alla prossima assemblea dei soci di Monterosa 2000 S.p.a.

"Il futuro della Valle dipende dall'ovovia di Mera"

Occorre che l’intera Valsesia prenda coscienza che l’ovovia di Mera rappresenta la svolta decisiva per l’economia territoriale”: ne sono convinti Presidente e Vicepresidente dell’Unione Montana Valsesia, Francesco Pietrasanta e Alberto Daffara, che all’indomani dell’annuncio del finanziamento ministeriale hanno subito attivato diverse dinamiche utili al reperimento dei fondi locali necessari per concretizzare il progetto, organizzando riunioni e tavoli di confronto tra i soggetti del territorio: «Adesso è il momento di uno sforzo collettivo per trovare sul territorio i 12 milioni che servono per concretizzare il progetto – spiegano gli amministratoriad oggi abbiamo la disponibilità immediata garantita dai soci pubblici di Monterosa 2000 Spa, che unendosi hanno raggiunto un ammontare di 3 milioni di euro in 30 anni: il Comune di Scopello ha garantito 60mila euro l’anno per 30 anni, Unione Montana 30mila, Piode e Pila 5mila; a questi si è aggiunto il Comune di Varallo, che al momento ha garantito 50mila euro una tantum e si attende che Scopa si esprima sulla cifra che metterà a disposizione. Ma non basta: servono altri 9 milioni e bisogna assolutamente trovarli, sennò perderemo anche i 10 milioni di euro che arrivano da Roma».

Daffara e Pietrasanta fanno affidamento soprattutto su fondi derivanti da un impegno istituzionale: «Contiamo fortemente su ulteriori fondi provenienti da Provincia e Regione – dicono Pietrasanta e Daffara - da cui abbiamo già avuto ampie rassicurazioni. La cosa fondamentale – aggiungono in pieno accordo – è che il territorio prenda coscienza della necessità di uno sforzo collettivo per ottenere un beneficio di cui tutta la Valsesia potrà godere in termini di sviluppo futuro. Se non si farà – concludono – sarà difficile contenere il depauperamento demografico e l’impoverimento economico di una Valle che non avrà saputo adeguarsi al cambiamento».

Alberto Daffara, che riveste anche il ruolo di Assessore al Turismo dell’Unione Montana, lancia dunque un accorato appello: «E’ necessario che tutti, cittadini, istituzioni, categorie produttive, comprendano appieno che questa realizzazione è fondamentale per il futuro di tutta la Valsesia dice – il clima sta cambiando, l’inverno diventa più breve, abbiamo bisogno di poter ampliare la nostra offerta turistica rendendo fruibili le nostre montagne lungo tutto l’arco dell’anno, aggiungendo allo sci tante altre attività, dall’escursionismo al trekking alla mountain bike: un impianto di questo genere costituirebbe un elemento attrattivo indispensabile per un target ampio, con una ricaduta positiva sul turismo, sul commercio, sull’agricoltura e anche sulla valorizzazione degli immobili. In poche parole – conclude Alberto Daffara – garantirebbe alla nostra gente di poter continuare a vivere serenamente in Valsesia e di poter progettare qui il futuro dei propri figli».

L’8 Febbraio si terrà l’Assemblea dei Soci di Monterosa 2000, tra i quali figurano anche Finpiemonte (Società finanziaria regionale a sostegno del processo di crescita e di sviluppo dell’economia regionale) e Provincia di Vercelli: «Contiamo che in quella sede possano arrivare scelte decisive, che diano slancio alla nostra Valle – concludono Pietrasanta e Daffara – l’Unione Montana è da tempo in prima linea, con tante progettualità e un costante ed intenso lavoro di orditura di rapporti e studio di progetti, per far crescere la Valsesia: questa è l’occasione giusta per dimostrare la Valsesia crede in se stessa!».

c.s.

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