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ATTUALITÀ | 29 giugno 2025, 06:50

Nuova obbligazione Unicredit Step Down scadenza giugno 2038

Conviene investire in questa obbligazione? Come si colloca rispetto ad altre presenti sul mercato?

Nuova obbligazione Unicredit Step Down scadenza giugno 2038

Nuova obbligazione Unicredit Step Down scadenza giugno 2038

Oggi rispondiamo alla domanda di un lettore che ci chiede:

“Ho visto sui media molta pubblicità in merito a una nuova emissione obbligazionaria di Unicredit, con codice ISIN IT0005654626. Di cosa si tratta, conviene investirci?”

Il lettore si riferisce all’obbligazione Unicredit Step Down emessa lo scorso 9 giugno, che scadrà e verrà rimborsata al suo valore nominale il 9 giugno 2038 (salvo default dell’emittente).

Si tratta di un’obbligazione di tipo bancario, non subordinata, soggetta a tassazione del 26% su utili e cedole, che paga un flusso cedolare di tipo decrescente.

Le cedole saranno erogate annualmente nella seguente maniera:

· 6% per i primi 2 anni

· 5% nel 2028

· 4% nel 2029

· 3,5% nel 2030

· 3% dal 2031 al 2035

· 2,5% dal 2036 al 2038

Il taglio minimo di investimento è pari a 1.000€ e al momento dell’emissione, nell’ipotesi di portare l’investimento fino a scadenza, il rendimento annuo lordo stimato era del 3,77% (2,79% netto).

Il rating delle emissioni Unicredit di lunga scadenza è BBB+ secondo le agenzie Standard & Poor’s e Fitch e Baa1 secondo Moody’s: parliamo quindi di un’obbligazione considerata “investment grade”. (A titolo informativo si ricorda che il rating non è l’unico criterio di valutazione di un’emittente: andrebbero analizzati anche i Credit Default Swaps, sui quali non ci addentreremo in questa sede)

Non sono presenti sul mercato obbligazioni pari scadenza dello stesso emittente che abbiano la medesima struttura, decidiamo quindi di eseguire il confronto con altre emissioni bancarie, che non siano subordinate e che abbiano comportamento comparabile.

Troviamo le seguenti:

· DE000A352BR7 Deutsche Bank AG 4,61% scadenza novembre 2038

· XS1910948675 Volkswagen International Finance 1,125% scadenza novembre 2038

La prima presenta un rendimento lordo a scadenza del 4,21% mentre la seconda del 4,15%. Si tratta in entrambi i casi di emittenti solidi, pertanto a fronte di un maggior rendimento saremmo portati a considerarle al posto di Unicredit. Tuttavia, a differenza di quest’ultima, le due obbligazioni hanno un taglio minimo di 100.000€ che non le rendono accessibili a tutti gli investitori. Inoltre, la prima quota ad un valore superiore al prezzo di emissione, per cui a scadenza si riporterebbe anche una minusvalenza in conto capitale.

Affinando la ricerca ad un taglio minimo di 1.000€ sempre mantenendo i parametri di medesima scadenza e emissione bancaria, troviamo:

· DE000DJ9ABP2 DZ Bank AG Deutsche 4,05% scadenza novembre 2038

Il rendimento in questo caso è però del 3,44% quindi inferiore a quello di Unicredit.

Pertanto concludiamo che quella di Unicredit è una buona emissione…tuttavia non ci accontentiamo e decidiamo di fare un confronto anche con emissioni governative (dopotutto, a noi interessa rendimento a parità o minor rischio).

Troviamo le seguenti:

· IT0005321325 BTP 01/09/2038 2,95%

· IT0005496770 BTP 01/03/2038 3,25%

I rendimenti lordi sono per entrambi del 3,72% lordo (3,26% netto per effetto della tassazione agevolata del 12,5% sui titoli di Stato) e tutti e due quotano sotto il prezzo di emissione, per cui non si realizza una minusvalenza a scadenza.

Concludiamo quindi che quella di Unicredit non è una brutta emissione per il contesto attuale, tuttavia per effetto anche di una tassazione agevolata, propendiamo oggi per preferirle quelle governative italiane.

Si rammenta che quanto sopra è un’analisi di tipo meramente matematico ed esula dagli aspetti fondamentali, che sono unici per ogni singolo investitore: propensione al rischio, pianificazione finanziaria, diversificazione, obiettivi. Non corriamo a comprare un prodotto senza prima aver analizzato la nostra personale situazione ed esigenze.

 

Avete domande o curiosità? Potete scriverle alla redazione del giornale oppure tra i commenti su Facebook

Andrea Fabbris – Consulente Finanziario Indipendente

www.finanzaindipendente.it

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Andrea Fabbris – Consulente Finanziario Indipendente

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