Il nuovo rapporto Ecomafia 2025 di Legambiente conferma un trend preoccupante: nel 2024 in Italia sono stati commessi 40.590 reati ambientali, con un aumento del 14,4% rispetto al 2023. Una media di oltre 111 illeciti al giorno, per un giro d’affari stimato di 9,3 miliardi di euro.
Il Piemonte non sfugge alla tendenza: sono 1.659 i reati ambientali rilevati lo scorso anno (+22,07%), con 1.638 persone denunciate (+29,79%) e 231 sequestri (-2,12%). In testa alla classifica regionale troviamo Cuneo (356), Torino (332) e Alessandria (159).
Vercelli si posiziona nella fascia medio-bassa per numero di illeciti, con 62 reati ambientali registrati nel 2024. Un dato che, pur inferiore a quello delle province più colpite, testimonia come anche il territorio vercellese sia esposto a fenomeni come lo smaltimento illecito di rifiuti, l’inquinamento e gli abusi edilizi.
Dal confronto con i dati del 2023 emerge un incremento complessivo a livello regionale, soprattutto nel ciclo dei rifiuti. Tuttavia, in Piemonte non è stato registrato alcun arresto, nonostante l’elevato numero di denunce e sequestri. «L’assenza di provvedimenti restrittivi – evidenzia Legambiente – mostra una limitata incidenza dell’azione penale sulle responsabilità più gravi».
Nel panorama nazionale, Napoli guida la classifica con 2.313 reati, seguita da Bari (1.526) e Salerno (1.321). La Campania, con oltre 6.100 illeciti, concentra il 15% del totale italiano.