Per celebrare il Centenario di fondazione, il Gruppo Alpini di Serravalle ha organizzato un ricco programma di eventi. Sabato 5 luglio, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, si sono esibiti il Coro Alpin dal Rosa, presieduto da Pietro Mancin e diretto dal Maestro Ivan Cantarutti, e il Coro Stella Alpina di Berzonno, guidato da Marco Guidetti con la direzione della Maestra Patrizia Paracchini. Entrambi i cori, con esperienze internazionali, hanno regalato al pubblico una serata intensa e partecipata.
Il Capogruppo Roberto Pozzato ha aperto l’evento ricordando gli “Alpini andati avanti”, ringraziando il pubblico e Clizia, figlia del Generale Bruno Gallarotti, per la presenza.
Il Coro Alpin dal Rosa ha introdotto l’esibizione con “Aprite le porte”, accompagnato dal tamburo napoleonico suonato dal Presidente Mancin e dalla tromba di Fernando Santucci. La presentazione dei brani, affidata ad Anna Martinoli, ha evidenziato il legame tra Alpini e montagna, la memoria dei caduti e l’ironia della tradizione alpina, passando da “Muntagne dal mè Piemont” a “Ponte di Perati”, fino a “Amilcare Terzo Alpin”. Il momento più toccante è stato il “Silenzio fuori ordinanza”, dedicato a Tiziano Gessi, recentemente scomparso, ascoltato in piedi da tutta la chiesa. Il coro ha concluso con “Ciao Alpino”, canto dedicato all’amicizia e al cameratismo.
Il Coro Stella Alpina ha aperto con “Il valore alpino” e portato i saluti del Presidente Sezionale Giancarlo Manfredi. Il presentatore ha ripercorso brevemente la storia dell’Associazione Nazionale Alpini, fondata nel 1919. Il repertorio ha evocato momenti cruciali come la Prima Guerra Mondiale, la ritirata di Russia e il ritorno dei soldati, con canti come “Era una notte che pioveva”, “Io resto qui: addio!”, letto da Enrico, e “Il ritorno”. Ha partecipato anche il giovane aspirante corista Alberto, per gli ultimi due brani: “Marcia dij coscrit piemontèis” e “Ballata del soldato”.
I due cori hanno infine cantato insieme “Storia di Beniamino” e “Signore delle cime”, in ricordo dei bambini vittime delle guerre.
Roberto Pozzato ha ringraziato cori, autorità e collaboratori, donando un guidoncino – piccolo cappello alpino fatto a mano – e una copia della pubblicazione del centenario “Quota 100”, che raccoglie testimonianze, poesie e immagini, proseguendo la memoria di Quota Cinquanta e Quota Settanta.
Sono intervenuti anche il parroco Don Ambrogio, la madrina Piera Mazzone, e il sindaco Massimo Basso, che ha ribadito i valori alpini e invitato la cittadinanza a partecipare all’evento clou di domenica 13 luglio, con la Fanfara Taurinense in sfilata per le vie del paese.
La serata si è conclusa presso la sede degli Alpini, intitolata a Ugo Pizzi, con una cena conviviale e canti in compagnia.