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SPORT | 18 agosto 2025, 08:50

Montagna, tra fascino e insidie: come vivere l’escursionismo in sicurezza

Montagna, tra fascino e insidie: come vivere l’escursionismo in sicurezza

Montagna, tra fascino e insidie: come vivere l’escursionismo in sicurezza

Andare in montagna significa immergersi in un ambiente naturale, suggestivo e capace di regalare emozioni forti, panorami spettacolari e un profondo senso di libertà. Ma la montagna, proprio per la sua bellezza selvaggia, nasconde anche rischi che non vanno sottovalutati. Per godere appieno dell’esperienza senza mettere in pericolo sé stessi e gli altri, occorre preparazione, buon senso e rispetto per l’ambiente.

Sei regole d’oro per l’escursionista responsabile

Il Club Alpino Italiano (CAI) ricorda alcune semplici, ma fondamentali regole:

Scegliere itinerari adeguati alle proprie capacità e documentarsi bene prima di partire.

Vestirsi e attrezzarsi in modo consono, portando con sé una piccola dotazione di pronto soccorso.

Non partire da soli o, se inevitabile, lasciare detto a qualcuno il percorso previsto.

Controllare le previsioni meteo, sempre mutevoli in quota.

Rinunciare senza esitazioni in caso di dubbio: la prudenza è la miglior compagna di viaggio.

Rispettare l’ambiente, riportando a valle i propri rifiuti e muovendosi senza danneggiare flora, fauna e sentieri.

I pericoli più comuni

Gli incidenti in montagna non derivano solo da cadute o imprevisti sul sentiero. Spesso sono conseguenza di rischi sottovalutati.

Sole e raggi UV: l’esposizione aumenta del 10% ogni 1000 metri di dislivello. Creme protettive ad alta schermatura, occhiali e cappelli sono indispensabili.

Caldo e disidratazione: il colpo di calore o di sole può essere grave. Bisogna bere regolarmente, anche senza sete, e indossare abiti traspiranti.

Freddo e vento: l’assideramento e il congelamento possono colpire anche sopra lo zero, specie con umidità e abiti bagnati. Vestirsi a strati e proteggere mani, piedi e volto è fondamentale.

Morsi di vipera: rari ma possibili. Prevenzione significa scarponi alti, niente mani tra pietre e cespugli, e molta calma in caso di morso.

Temporali e fulmini: pericolosissimi in quota. Mai ripararsi sotto alberi isolati o affrontare creste esposte. Meglio cercare un riparo sicuro o abbassarsi di quota.

Ulteriori accorgimenti

Una buona escursione si costruisce anche a tavola. Carboidrati complessi (pasta, pane, cereali), frutta secca e acqua sono i migliori alleati per mantenere energia e idratazione. Nei trekking più lunghi, meglio preferire alimenti leggeri, di lunga durata e ben suddivisi.

Camminare in montagna non è come fare due passi in città: dislivelli, terreni sconnessi e altitudine richiedono resistenza, equilibrio e preparazione. Una moderata attività fisica costante – camminate, bicicletta, nuoto – è sufficiente per chi pratica escursionismo di media difficoltà. Per chi punta a trekking impegnativi o vie ferrate, serve invece un allenamento più specifico.

L’escursionismo è un’attività accessibile a tutte le età, dai bambini agli anziani, a patto di scegliere percorsi adeguati. La vera soddisfazione non sta nella vetta più alta, ma nel vivere l’esperienza in sicurezza, scoprendo la natura e rispettandola.

Come ricorda il CAI: “In montagna siamo ospiti. Non lasciamo tracce del nostro passaggio”.

G. Ch.

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