Sabato 20 settembre, nella Sala Conferenze della Biblioteca, è stato presentato il volume: Valsesia antica & medievale. Un viaggio tra le radici della Valsesia, là dove il tempo si fa pietra e memoria, curato da Giacomo Gagliardini, che negli anni ha ampliato e sviluppato la sua tesi di laurea: Origini e sviluppi del cristianesimo in Valsesia dal V al XIII secolo, discussa all’Università degli studi del Piemonte Orientale "A. Avogadro" nell’A.A. 2000/2001.
Il Vice Sindaco Eraldo Botta si è complimentato con Gagliardini per il nuovo, lusinghiero incarico professionale di Segretario generale del Santuario di Oropa, augurandosi che ci siano nuovi modi di collaborare tra Sacri Monti, auspicati anche da Roberta Bonazzi, Assessore Sport e Manifestazioni. L’Assessore alla Cultura dell’Unione Montana, Attilio Ferla, ha portato il saluto del Presidente, esprimendo il proprio apprezzamento per il lavoro di Giacomo Gagliardini, che arricchisce l’intera Valle. Aristide Torri, Presidente del Consiglio di Biblioteca, ha lodato la nuova imprenditoria femminile, della quale Miriam Giubertoni è un esempio molto positivo. Tra il numerosissimo pubblico che affollava la sala, composto anche da giovani studenti, erano presenti anche Adolfo Enzio, consigliere del Comune di Alagna, che ha curato le manifestazioni del Millennio di Otro, Rosa Angela Canuto, Presidente del Centro Libri Punto d’Incontro, Giulia Scalvini, Presidente del Museo del puncetto, Mario Remogna, Presidente Onorario della Società d’Incoraggiamento.
Il volume non vuole essere un’opera accademica, per specialisti, ma si propone per una lettura agevole, proponendo concetti spiegati in modo chiaro. Volutamente l’apparato fotografico è stato limitato alle immagini di quello che non si può più vedere oggi, per il resto si invita a recarsi nei luoghi citati: “dove il Medioevo vive ancora nelle pietre e nei paesaggi”, utilizzando il libro come una vera e propria Guida. Le fonti di ogni affermazione sono state esplicitate e controllate che corrispondessero nella contemporaneità; le note, presenti in gran numero e molto estese, sono collocate a piè di pagina per agevolarne la lettura. Nella Bibliografia sono citati i contributi utilizzati, proponendo sempre quelli più aggiornati per ogni autore. Non corredare il volume dell’Indice dei nomi è stata un scelta sofferta, ma necessaria per non ritardare ulteriormente la pubblicazione. Nella seconda parte del volume sono raccolte le schedature dei siti analizzati. Gagliardini ha consultato i documenti originali, scoprendone anche di inediti, come uno del 1628, che citava la chiesa di San Nazzaro a Roccapietra - ora totalmente scomparsa - già come rudere: “Resta memoria in una fotografia di fine Ottocento in cui compariva un curioso campanile dove oggi c’è il Gamberaro”.
La copertina riporta una stampa del 1840, ripresa dalla Guida del Lana, che è una sorta di sfida perché vuole dimostrare come la Valsesia Medievale non fosse poi così diversa dalla Valsesia della metà dell’Ottocento per quanto riguarda le vie e i tempi della comunicazione: fu solo con l’avvento delle automobili, l’arrivo la ferrovia e la costruzione di nuove strade che le cose cambiarono.
Dal Cittadinatico Vercellese del 1217 emerge come in Valsesia esistesse già un’organizzazione politica organizzata. Volutamente il libro si conclude prima dell’arrivo dei Walser, che si stanziarono alle tre testate di Valle, con la sola eccezione della citazione di una pergamena del 1325 di Riva Valdobbia, che ne attesta la separazione come parrocchia da Scopa: “Settecento anni di costituzione giuridica di una Parrocchia è un fatto molto singolare ed importante, che meriterebbe di essere fatto conoscere ad un pubblico più ampio”.
L’editore, Miriam Giubertoni, che con quest’opera inaugura l’attività della sua Casa Editrice L’Alpigiana, stampa libri con il codice ISBN, codice numerico di 13 cifre che identifica in modo univoco a livello internazionale un titolo o una specifica edizione di un libro, assegnato da un'agenzia di registrazione: “I libri devono uscire dalla Valsesia e con questo codice sono indicizzati, possono essere richiamati e conosciuti”. Giubertoni ha spiegato le novità del suo approccio all’editoria: “Si stamperanno libri per tutti, di facile lettura, caratterizzati da chiarezza divulgativa, stampati con caratteri di grande leggibilità: un font a "bastoni", tipo di carattere tipografico sans serif (senza grazie), ovvero privo dei tratti decorativi terminali, noti come grazie, alle estremità delle lettere. Questa caratteristica lo rende lineare e pulito, ideale per la lettura su schermi digitali, titoli, grazie alla sua nitidezza e leggibilità anche a piccole dimensioni”. Era presente tra il pubblico Vito Arlunno, Presidente del Lions Club Valsesia, Club di Servizio del quale Giacomo Gagliardini è socio, che ogni anno dona alla Biblioteca un contributo destinato proprio all’acquisto di libri per ciechi, ipovedenti, dislessici e DSA.
Il libro, ha spiegato l’Autore, è un omaggio al Professor Carlo Conti: “Lo storico che per primo ha dato delle informazioni, chiare e che invogliavano a proseguire nelle ricerche. Questo è un risarcimento postumo, completato dalla dedica a studiosi che hanno creduto in me agevolandomi nelle ricerche: Enzo Barbano, Giovanni Turcotti, Franca Tonella Regis, Cesare Canali e, se il libro uscisse adesso, aggiungerei Adriana Dattrino, mancata da poco”.