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ATTUALITÀ | 07 ottobre 2025, 17:00

La Cgil Biella lancia l'allarme: “Salta il bus per 70 operai biellesi, disagi al pendolarismo in Valsesia”

Le parole di Sasso e Fucci: “La mancanza di autisti è un problema cronico e nazionale, è chiamata in causa la politica, a tutti i livelli”.

La Cgil Biella lancia l'allarme: “Salta il bus per 70 operai biellesi, disagi al pendolarismo in Valsesia”

La Cgil Biella lancia l'allarme: “Salta il bus per 70 operai biellesi, disagi al pendolarismo in Valsesia”

Riceviamo e pubblichiamo:

«L’impossibilità di mettere in campo un servizio pubblico di trasporto collettivo per gli operai che, dal Biellese, si sposteranno a Borgosesia, complica la trattativa sindacale in essere con l’azienda Zegna Baruffa, nel quadro del trasferimento della produzione degli impianti da Lessona alla sede storica in Valsesia - spiega Filippo Sasso, segretario dei tessili per la Filctem-Cgil di Biella -. Nei mesi scorsi la trattativa tra le parti è proseguita anche alla luce della possibilità di un bus-navetta per i lavoratori e le lavoratrici, portata avanti pure dall’azienda, in dialogo con la Regione Piemonte. L’amara sorpresa è stata la risposta di Atap, che ha dichiarato impossibile la realizzazione di questo servizio. L’ente gestore del servizio pubblico di trasporti in provincia, infatti, non è in grado, per diverse ragioni, tra le quali la mancanza di autisti e di mezzi, di assolvere questo compito. Tutto ciò ci costringerà a trovare soluzioni alternative per i circa 70 lavoratori biellesi coinvolti nell’operazione di trasloco, la cui vita professionale e non solo, sarà inevitabilmente più disagevole, dovendo affrontare lunghe trasferte per recarsi nella nuova sede di lavoro».
«La mancanza di autisti è un problema cronico e nazionale, ma non può diventare una scusa per tutte le situazioni. Atap al momento sembra, sempre più, capace solo di garantire il servizio di scuolabus per gli studenti - spiega Diego Fucci, segretario del settore trasporti per la Filt-Cgil -. E’ evidente che serva una politica d’investimenti per rendere attrattivo un lavoro che, anche solo in entrata, presuppone una patente speciale, quindi un costo, con orari lunghi e un impegno importante. Alcuni gestori in Piemonte attuano un’azione d’incentivo economico attraverso integrativi nel contratto, altri arrivano a pagare l’intero costo del conseguimento della patente. In questo senso è chiamata in causa anche la politica, a tutti i livelli. Per evidenziare i problemi del settore, venerdì 10 ottobre, a Torino, abbiamo organizzano una manifestazione davanti alla sede della Regione Piemonte».

Cgil Biella

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