Al Rotary Club di Gattinara sono tornati per una sera "I Mancio e Stigma" un trio comico, attivo dal 2003, composto da Marco Mancin, Patrizia Cammarota e Angelo Grasso, tutti e tre gattinaresi d’origine, o di cuore, residenti in città, intervistati da Roberto Lisi, altro gattinarese uomo di teatro, che sostituiva Claudio Bisio, spalla del Trio. Patrizia Cammarota, definita dagli altri due: “L’unico uomo del gruppo”, era già stata ospite al Rotary in una serata dedicata alla raccolta fondi contro le violenze sulle donne.
"I Mancio e Stigma" si sono presentati, naturalmente con grande ironia: Marco Mancin ha lavorato come autore di vari comici tra cui Sergio Sgrilli, Omar Fantini, Francesco Damiano, Francesco Rizzuto e molti altri. Dal 2015 al 2018 ha scritto e portato in giro come attore protagonista lo spettacolo, voluto dall’ANPI Milano Clerici e Spazio Teatro 89 in collaborazione con la Cooperativa Ferruccio Degradi: “Gino Donè il partigiano che salvò Che Guevara”!. Nel marzo 2020 Mancin, che ha lavorato in prima linea durante la pandemia come infermiere a Borgosesia, è stato protagonista di un video diffuso sui social dall’ASL Vercelli (invitava i cittadini a restare a casa) e oggi lavora in sala operatoria.
Angelo Grasso ha vissuto a Gattinara fino ai dieci anni, si è trasferito in Sicilia dove ha frequentato le scuole medie, tornando poi a Gattinara. Dopo il diploma ha lavorato come elettricista, operaio in fabbrica, manutentore, ha conseguito il diploma di OSS e ha lavorato in comunità disabili, con i minori, alla Casa della mamma e del bambino, in Casa di riposo e adesso lavora per l'ASL di VC al CAVS di Gattinara.
Patrizia Cammarota è nata e vissuta ad Arona: “Ma non sul lago, bensì in un bellissimo quartiere chiamato “il Bronx di Arona”, ricco di case popolari e animato spesso da simpatici tafferugli”. I genitori l’avrebbero voluta ragioniera, ma lei invece si è innamorata dell’animo umano e ha studiato psicologia, col sogno segreto di fare però anche l’attrice comica. Dopo la laurea e la specializzazione in psicoterapia, ha frequentato l’Accademia nazionale del comico, dove conobbe e poi sposò Marco. Con Angelo formarono ben presto un trio comico che li portò a lavorare in varie trasmissioni televisive: Zelig, Central station, Tribbù. Dopo aver concluso la carriera da comica si dedica completamente alla psicoterapia e da qualche anno ha un’aiutante canina di nome Chika.
Il Trio si era fatto conoscere attraverso laboratori e cabaret, diventando poi famoso per lo sketch sugli Emo, nel programma televisivo Zelig. Nel 2011 diedero vita a tre personaggi decisamente bizzarri, vestiti di nero e con improbabili tagli di capelli: gli Emo da emozioni, sensazioni, in cui imitavano i ragazzi dark: “Quelli sempre tutti vestiti di nero, tristi tristi”. La serata al Rotary è stata la prima che ha visto gli Emo nuovamente “in scena”: con una parrucca grigia e i segni del tempo trascorso, hanno imbastito un dialogo tra il reale e il surreale, aggiornando i soci rotariani sugli ultimi quindici anni in cui sono diventati genitori: “A noi fa ridere quello che fanno i nostri figli: l’ironia è proprio nel contrasto”.
Marco, Patrizia e Angelo hanno risposto alle domande della Presidente e dei soci: “Perché avete abbandonato?”:“Perché il mondo dello spettacolo è duro da sostenere: finito di lavorare siamo tornati alle nostre attività normali”, “Tornerete a fare Zelig?”: “Dipende, fanno i quarant’anni e ci hanno chiesto una rimpatriata, ma sui social siamo ricordati tantissimo”. I tre, che definire comici sarebbe riduttivo, ricordando i loro esordi, hanno svelato alcuni retroscena del mondo dello spettacolo, rievocando anche i laboratori tenuti nella sede dell’Associazione Culturale, negli anni in cui era Presidente Luisa Cerri: “Alla Crota della Commedia venivano comici da tutta Italia, e, a fine serata, si gustavano i favolosi risotti preparati da Gianni Brugo”.