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Serravalle-Grignasco | 22 ottobre 2025, 11:07

Serravalle Sesia, al Museo Piolo un viaggio nella storia con Giuseppe Maltese, Sotto Commissario di Guerra piemontese

Serravalle Sesia, al Museo Piolo un viaggio nella storia con Giuseppe Maltese, Sotto Commissario di Guerra piemontese

Serravalle Sesia, al Museo Piolo un viaggio nella storia con Giuseppe Maltese, Sotto Commissario di Guerra piemontese

Sabato 18 ottobre, aprendo l’incontro al Museo Piolo Andrea Musano ha aggiornato il pubblico presente sulle novità emerse dalla ripulitura e dall’esame della targa bronzea offerta ad Alessandro Donati nel 1909 per festeggiare i suoi venticinque anni al servizio della Cartiera, donata nell’incontro precedente dalla discendente, avvocato Patrizia Toselli. Fu realizzata dall’importante pittore, scultore e medaglista torinese Giorgio Ceragioli, che riprodusse esattamente gli ambienti a volta dei reparti di lavorazione della Cartiera, con le macchine continue per la produzione della carta, così come sono raffigurati in alcune antiche fotografie. Nel nuovo ciclo di Incontri al Museo Piolo, curati dall’architetto Andrea Musano, organizzati e finanziati dal Comune di Serravalle Sesia, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, dedicato a: Un secolo di realtà. Serravalle tra ‘800 e ‘900, episodi e momenti della Grande Storia, sono letti attraverso lo sguardo di persone del paese, come nel caso del Sotto Commissario di Guerra Giuseppe Maltese, nato a Serravalle il 16 settembre 1802, figlio di Felice, ispettore delle gabelle, e morto a Vigevano il 17 luglio 1844.

La sorella Benedetta sposò Giovanni Battista Biglia, antenato di Angelo Biglia che conservò la corrispondenza del Maltese, due libri della sua biblioteca personale e un bel ritratto a olio, opera di un artista torinese, che è stato esposto temporaneamente al Museo. Dalle lettere emergono particolari molto interessanti e curiosi. E’ stata conservata anche la lettera d’amore inviata da Teresa Monticelli a Giuseppe Maltese, datata Torino 2 dicembre 1831. Non conosciamo il seguito di questa storia, però sappiamo che il Maltese non si sposò mai, infatti nell’atto di successione all’eredità, compaiono la sorella di Giuseppe, Benedetta, maritata Biglia e i figli della sorella Rosa già defunta, Francesco e Maria Cena, maritata Berteletti. E’ stata conservata anche l’ultima ricevuta di pagamento per la riparazione di una spada presso Francesco Toledi e Fratello “Con deposito in Genova e in Vigevano”, pagata il 24 giugno 1844, datata 20 luglio 1844, tre giorni dopo la morte dell’intestatario. Tra le raccolte del Museo Piolo è stato rinvenuto un cappello (feluca) completo della scatola in legno, probabilmente appartenuto proprio a Maltese Giuseppe. In una lettera il Maltese racconta di aver preso la ferrovia Milano-Monza, la seconda realizzata in Italia dopo la Napoli-Portici e la prima linea ferroviaria del Nord Italia, realizzata durante il Governo Austriaco del Lombardo Veneto nel 1840. Marina Rosa, Direttore della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Milano sino al 2007, già funzionario responsabile della Villa Reale di Monza, dal 2008 Presidente del Centro Documentazione Residenze Reali Lombarde, con il quale promuove attività culturali, divulgative e di valorizzazione del patrimonio storico-artistico, ha parlato de: “L’Imperial Regia privilegiata strada di ferro e i suoi illustri frequentatori”, mostrando numerose immagini d’epoca, descrivendo nei dettagli l’inaugurazione fatta il 17 agosto 1840 da Ranieri d’Asburgo, tratta dalle cronache dell’epoca.

Nel 1849 la tratta Milano-Monza fu collegata alla Monza–Lecco e nel 1857 prolungata ed integrata nella rete lombarda diretta verso Venezia. Marina Rosa ha descritto la nuova stazione di Monza realizzata tra il 1882 e il 1884, soffermandosi sulla ricca Saletta Reale, interamente restaurata nel Duemila. Nella seconda parte del suo intervento Marina Rosa ha parlato dei “Treni Reali”, ricordando che il primo Convoglio Reale fu realizzato dall’ebanista piemontese Gabriele Capello ed era composto da cinque carrozze in legno. Per il viaggio di nozze del principe Umberto II, il re fece costruire un nuovo Treno Reale composto da dodici vetture arredate in stile liberty da Giulio Casanova. Vittorio Emanuele III e Margherita compirono i loro ultimi viaggi verso Roma, dove sarebbero stati celebrati i solenni funerali, rispettivamente ad agosto del 1900 e a gennaio del 1926. Attraverso la descrizione dei viaggi in treno dei Reali è sfilata parte della storia d’Italia. Le ultime immagini riguardavano la storia più recente: tra il 1947 e il 1948 fu consegnato dalle Ferrovie il “Treno Presidenziale”, composto da nove nuove vetture, inaugurato il 4 novembre 1954 dal Presidente Luigi Einaudi, che si recò a Trieste in occasione del ritorno della città all’Italia. Gli Incontri al Museo riprenderanno in primavera e si parlerà ancora di Giuseppe Maltese e della sua corrispondenza con Gerolamo Ramorino, generale italiano al servizio del Regno di Sardegna: accusato di tradimento e della disfatta riportata nel 1849 nella battaglia di Novara, venne fucilato nello stesso anno.

Piera Mazzone

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